
Come nasce il tuo impegno politico con CasaPound e la tua candidatura a sindaco?
Conosco da anni CasaPound come movimento, anche grazie alle attività che svolge con costanza non solo a Grottaferrata, ma anche in tutto il territorio dei Castelli Romani. Da due anni sono tesserato come sostenitore. La scelta di candidarmi nasce dopo mesi di impegno più attivo insieme alla sezione territoriale, e ringrazio i militanti per avermi dato fiducia. A sostenere la mia candidatura a sindaco c’è una lista di 16 candidati consiglieri. La nostra squadra è formata da militanti di CasaPound Italia e da cittadini di Grottaferrata nostri sostenitori, che hanno voluto mettersi a disposizione per questo progetto condiviso e che partecipano alle nostre attività già da tempo. Abbiamo con noi liberi professionisti, tecnici, commercianti, impiegati che vivono da vicino la realtà di Grottaferrata e vogliono impegnarsi in prima persona per dare una svolta radicale alla politica addormentata della nostra città.
Quali ritieni siano state le più gravi carenze delle scorse amministrazioni e cosa proponete per sanare queste lacune?
Grottaferrata è una cittadina a due passi da Roma, con un ricchissimo patrimonio artistico, archeologico e culturale. Si pensi alla millenaria Abbazia di San Nilo, fondata nel 1007, e alle Catacombe Ad Decimum, il cui stato di conservazione è sorprendente. Nonostante questo ricco patrimonio non solo culturale e artistico, ma anche paesaggistico, crediamo che a Grottaferrata se ne sia trascurato il valore e il potenziale in termini di turismo. In questo senso, la dice lunga il fatto che non venga nominato nessun Assessore alla Cultura da anni. Noi vogliamo invece restituire dignità e visibilità alle ricchezze del territorio, che costituiscono inoltre una risorsa fondamentale per incentivare il turismo, da cui la nostra città può trarre benefici anche economici. Ma non solo: per promuovere la conoscenza della storia del territorio dei Castelli Romani, vogliamo attivare un programma di approfondimento nelle scuole di Grottaferrata. Riteniamo inoltre che sia necessario potenziare i servizi di assistenza alle famiglie italiane indigenti, cosa che negli ultimi anni è venuta a mancare, come ci hanno riferito molti cittadini che si sono rivolti a noi in cerca di aiuto. A queste persone abbiamo prestato assistenza tramite la raccolta alimentare, iniziativa che portiamo avanti da almeno due anni, e abbiamo aiutato i cittadini in emergenza abitativa nella ricerca di soluzioni abitative adeguate. Un altro grave errore che dobbiamo invece imputare al commissariamento degli ultimi mesi è l’adesione al progetto Sprar, che prevede l’arrivo in città di circa ottanta immigrati. Noi siamo assolutamente contrari a tale provvedimento e ci batteremo affinché non venga aperto alcun centro d’accoglienza nel nostro territorio, dove peraltro già si riversano i profughi ospitati nelle strutture dei comuni limitrofi, in particolare Rocca di Papa.
Quali sono i punti principali del vostro programma elettorale?
Brevemente, il nostro programma per Grottaferrata prevede:
-Riqualificazione dei parchi pubblici;
-Rilancio della cultura locale come motore del turismo e come bagaglio culturale dei giovani, tramite l’attivazione di un programma di approfondimento scolastico sulla storia del nostro territorio;
-Stop immigrazione: no ai centri d’accoglienza;
-Assistenza alle famiglie italiane indigenti: priorità agli italiani per l’assegnazione degli alloggi popolari;
-Sport: rilancio della cultura sportiva per l’educazione dei giovani e bandi agevolati per la gestione degli impianti sportivi comunali, in modo da permettere alle associazioni di continuare a operare negli interessi della comunità;
-Parcheggi: stop strisce blu.
-Ambiente: bonifica delle discariche a cielo aperto. Progetto già avviato con il nostro gruppo ecologista “La Foresta che Avanza” per la riqualificazione della Molara e la creazione di un nuovo sentiero escursionistico per il recupero delle aree deturpate.