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Accordo con la Svizzera su frontalieri e banche. Salvini: “Regalo ai poteri forti”

by La Redazione
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Accordo Italia-Svizzera segreto bancarioMilano, 24 feb – Accordo italo-svizzero sul segreto bancario: l’intesa siglata ieri a Milano tra il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan e il Capo del Dipartimento federale delle finanze svizzere, Eveline Widmer Schulumpf permetterà alla Confederazione elvetica di uscire dalla black list dei paradisi fiscali.

A chi intende avvalersi della voluntary disclosure (la regolarizzazione spontanea dei capitali detenuti illegalmente in Svizzera) sarà permesso di beneficiare di condizioni migliori in termini di anni da sanare e di oneri da sostenere.

L’accordo si compone di due documenti. Uno giuridico (un protocollo che modifica la Convenzione del marzo 1976) che deve essere ratificato dai due Parlamenti e “un altro politico”. Quest’ultima indica una road map da seguire per definire ulteriori questioni: da una parte quella dei transfrontalieri (da finalizzare entro la metà del 2015 e in cui è indicata la reciprocità e cioè anche i frontalieri svizzeri che lavorano in Italia saranno compresi nell’accordo) e, dall’altra, l’individuazione delle migliori soluzioni pratiche per Campione d’Italia, enclave italiana circondata dal territorio svizzero.

Il governo italiano punta molto sul rientro dei capitali. E infatti il premier Matteo Renzi scrive su twitter: “miliardi di euro che ritornano allo Stato”. “E’ un passo in avanti molto importante ed è frutto di un lavoro durato molto tempo, complesso e difficile”, sottolinea Padoan annunciando che giovedì sarà firmata un’intesa anche con il Liechtenstein.

Critico Matteo Salvini, che così commenta l’accordo con la Svizzera per la fine del segreto bancario: “Bravo Renzi, altro regalo alle banche e ai poteri forti: l’accordo stretto con la Svizzera sarà pagato dai 70 mila frontalieri e dai 400 piccolissimi comuni italiani di confine che rischiano di non ricevere più alcun rimborso. Chi li risarcirà del mancato introito di 60 milioni di euro? Lo Stato italiano sull’orlo di una bancarotta? C’è da scommetterci che a pagare saranno sempre i soliti: i cittadini che avranno meno servizi e più tasse”.

 

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