Roma, 12 dic – Promessa mantenuta. Nelle convulse ore che hanno fatto seguito allo storico sabato di Bologna, i promotori del corteo identitario avevano infatti dichiarato che gli appuntamenti in piazza sotto al simbolo del tricolore sarebbero continuati in altre città italiane. Tramite una nota congiunta il coordinamento composto da Brescia ai Bresciani, CasaPound Italia, Comunità Militante Brescia, Nazionalisti Camuni, Rete dei Patrioti e Veneto Fronte Skinhead annuncia per la serata di domani venerdì 13 dicembre “Difendi Brescia”, manifestazione contro il degrado e la criminalità.
La stazione, luogo simbolo del degrado
In seguito alle dimostrazioni pubbliche di Bergamo, Vicenza, Verona e – appunto – Bologna, gli identitari bresciani esprimeranno il proprio dissenso per la situazione, ormai fuori controllo, dei principali centri italiani. Il nodo, lo sappiamo, è quello della sicurezza. Simbolo del degrado, come in tante altre città (se non tutte), la zona della stazione ferroviaria.
Spiegano gli organizzatori: “Brescia rappresenta, in Italia e in Europa, il totale fallimento della società multirazziale: supportata dai dati statistici che vedono gli stranieri campioni di criminalità, dalle notizie di cronaca e dai fatti quotidiani riportati dai cittadini bresciani, la realtà – fatta ormai di ghetti e quartieri inaccessibili per gli Italiani – smentisce ampiamente la favoletta dell’immigrazione buona e necessaria diffusa dal sistema”.
Difendi Brescia: non solo insicurezza
Le istituzioni, che avrebbero il potere di porre un freno a questa situazione, sono assenti. Infatti “dal Comune di Brescia, amministrato dal sindaco Laura Castelletti e dalla sua giunta di centro-sinistra, fino ad arrivare alla Provincia, alla Regione e al Governo nazionale, questi ultimi saldamente nelle mani di un centro-destra che gode di un ampio consenso e di un mandato popolare ad agire” non arrivano risposte. Se non azioni “ad oggi totalmente inefficaci e irrisorie”.
Ma non è solamente una questione di insicurezza. Si deve pertanto considerare anche “lo smantellamento dello stato sociale in favore dello straniero, la progressiva sostituzione etnica ai danni degli Italiani, le richieste di Confindustria di manovalanza straniera sottopagata al posto dei più costosi italiani e la presenza, già a partire dagli asili, di classi composte solo da figli di immigrati”. A fronte di tutto ciò gli identitari che faranno sentire la propria voce rapprensentano la volontà dell forze italiane di “salvare il nostro Popolo dal baratro esistenziale in cui è proiettato”.
La risposta della piazza
La risposta, quindi, non può che scaturire dalla piazza. E dalla discesa in campo della gente comune. Chiudono i promotori: “siamo convinti che la volontà del popolo italiano di liberarsi, una volta per tutte, dal fenomeno dell’immigrazione di massa e di tutte le sue deleterie conseguenze, sia più forte degli impedimenti del sistema e della propaganda dei poteri forti, poiché dettata dall’istinto di sopravvivenza e dalla voglia di riscatto di ognuno di noi”.
Appuntamento alle ore 20:30 al parco Gallo. Da qui partirà il corteo che si snoderà in Via Corsica fino, appunto, alla stazione ferroviaria, simbolo del degrado che affligge la città di Brescia.