Roma, 14 ago – Non si placa la polemica attorno allo scontro che vede contrapposti Matteo Salvini e le alte gerarchie del Vaticano. Dopo gli ultimi affondi di monsignor Galantino, segretario generale della Cei, è ancora il leader della Lega Nord a controbattere.
Intervistato dal Corriere della Sera, Salvini non fa molti giri di parole: “A pensar male, viene da credere che voglia difendere il business miliardario che una parte della Chiesa coltiva grazie agli immigrati“, spiega il segretario. “Conosco uomini di Chiesa -spiega sempre Salvini- che non la pensano come questo vescovo comunista“. Nessuna recriminazione nei confronti di Bergoglio, che è “ad un livello troppo alto perchè io lo possa giudicare” ma “se un vescovo vuole fare politica deve aspettarsi le risposte che si merita“, osserva il segretario del Carroccio, mettendo un punto fermo sulla questione.
“Sono cattolico, anche se un gran peccatore. Non per questo son disposto a bermi tutto”, ha poi spiegato, lasciando intendere che la sua fede non impone un’obbedienza pronta alle gerarchie ecclesiastiche. Una precisazione volta, in tutta probabilità, a separare l’aspetto politico da quello confessionale: la Lega Nord non ha mai fatto mistero di tendere alla difesa dell’occidente cristiano, ma ciò non significa appiattirsi sulle posizioni del Vaticano.
Roberto Derta
109