Milano, 15 apr – Nel comune di Lentate sul Seveso, in provincia di Monza, il sindaco Laura Ferrari ha deciso di sospendere le celebrazioni della giornata del 25 aprile. Il motivo? Troppi attacchi violenti e inutili strumentalizzazioni da parte della sinistra, per cui il primo cittadino lentatese ha dichiarato un anno di “stand-by” della festa. “Quest’anno il Comune di Lentate sul Seveso per ricordare il 25 Aprile, festa della liberazione dell’Italia dal regime nazifascista, non ha previsto manifestazioni ufficiali se non la posa davanti ai monumenti e alle lapidi ai caduti di corone d’alloro”. Così la Ferrari, che amministra il comune tra le fila di Forza Italia ed è moglie del capogruppo leghista in Senato Massimiliano Romeo, ha comunicato la decisione durante l’ultima seduta del consiglio comunale.

Attacchi e strumentalizzazioni

Questa temporanea sospensione è dovuta agli attacchi ingiuriosi della senatrice del “Movimento Democratico e Progressista” Lucrezia Ricchiuti, che lo scorso anno, invitata dall’Anpi a Lentate, aveva pubblicamente accusato i due amministratori dei Comuni di Cologno Monzese e Monza di nazismo e fascismo. “No alla strumentalizzazione politica di un evento così importante – ha rincarato la Ferrari – quest’anno ci limiteremo alla deposizione delle corone per onorare i caduti ma non faremo altro. Abbiamo preso un anno sabbatico per invitare a una riflessione. La Resistenza democratica e liberale appartiene a tutti. Non è corretto che una parte politica se ne impadronisca”.

Le reazioni dei dem

Le reazioni del Pd locale non si sono fatte attendere. I dem di Monza e Brianza hanno attaccato il sindaco sui social: “Cara Sindaca di Lentate, una domanda – si legge su Facebook – che bisogno ha Lentate di ‘prendersi un anno sabbatico’ dal 25 Aprile? Si possono forse sospendere i valori della libertà, della democrazia, dell’antifascismo? Si può sospendere la Costituzione che dal 25 aprile è nata?”. Se gli tocchi il 25 aprile impazziscono: “Non cerchi scuse per non celebrare la festa che ha dato la libertà a tutti noi; piuttosto cerchi, da eletta di un partito di centrodestra moderato, di sottrarre il Suo Comune alla deriva estremista e reazionaria della Lega”. Si sta pensando anche a una manifestazione di protesta. Ma il sindaco smorza i toni e rassicura: «L’anno prossimo per il 75esimo torneremo a celebrare il 25 aprile con una manifestazione apolitica e apartitica per restituire il 25 aprile a tutti gli italiani».

Cristina Gauri

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Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

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