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Bankitalia, M5S torna all’attacco: “Azzerare i vertici”. Ma la Lega si smarca

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 12 feb – Lega e M5S, già ai ferri corti sulla Tav e sul Venezuela e il riconoscimento di Guaidò, potrebbero scontrarsi anche sul fronte Bankitalia. Mettendo seriamente a rischio la tenuta del governo.

Sì, perché i 5 Stelle non mollano e chiedono un segnale di discontinuità. “Quello che vogliamo, come governo del Cambiamento, è solo di esprimerci sui nomi dei vertici di Banca d’Italia e Consob. Ci è consentito dalla legge e lo faremo senza paura di toccare qualche potere forte che si fa scudo attraverso i media o le solite relazioni politiche privilegiate”. E’ quanto si legge in una nota del M5S sul Blog delle Stelle.

Cambiare i vertici, azzerarli se necessario, serve anche a mandare un messaggio ai risparmiatori traditi: lo Stato torna ad essere garante del risparmio, sciogliendo i legami incestuosi tra politica e finanza. E lo fa dopo aver stanziato un fondo da 1,5 miliardi di euro per risarcire azionisti e obbligazionisti colpiti dal sistema finanziario”, prosegue la nota.

“Banca d’Italia e Consob sono due istituzioni troppo importanti per essere lasciate nelle mani sbagliate”. Il M5S poi lancia la bordata: “Chi non vuole il cambiamento si rifugia dietro la loro ‘indipendenza’, che nessuno vuole toccare. L’importante è che l’indipendenza non diventi mancanza di responsabilità davanti ai gravi errori commessi”.

Più nello specifico, la nota spiega dove ha fallito la vigilanza bancaria in questi ultimi anni: “Non sono stati valutati correttamente i rischi patrimoniali della gestione spesso scellerata del credito da parte di manager incapaci o politicizzati, e sono state permesse vendite fraudolente ai clienti ‘retail’, cioè quelli tendenzialmente meno preparati a valutare il rischio dei loro investimenti”.

“Questi errori, o più probabilmente – è l’accusa dei 5 Stelle – si è trattato di collusioni tra vigilanti e vigilati, sono costate tantissimo a centinaia di migliaia di piccoli risparmiatori, compresi clienti a cui venivano vendute azioni della banca in cambio del finanziamento richiesto”.

In conclusione, il M5S ribadisce: “Abbiamo già espresso la nostra preferenza per Consob, indicando una persona di innegabile competenza come Paolo Savona. E’ il turno di Banca d’Italia, ed una cosa è certa: chi ha partecipato alla vigilanza degli ultimi anni, la più fallimentare della nostra storia repubblicana, non può rimanere al suo posto come se nulla fosse successo“.

La situazione però si complica. Perché la Commissione Ue ha richiamato il governo gialloverde: “L’indipendenza dei banchieri centrali va assolutamente rispettata, è parte della costruzione dell’Eurozona e anche più di questo, è parte del funzionamento delle democrazie liberali”. A parlare il solito commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici, che di certo non si può considerare un amico dell’esecutivo Lega-M5S.

Salvini: “Sulle nomine mi affido a Conte e Tria”

Ma sul caso Signorini (il vicedirettore che non ha vigilato e che quindi per il M5S non andrebbe confermato), era già intervenuto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Le nomine – ha sottolineato – non mi appassionano, non personalizzo, non entro nel merito di chi è più bravo: ci sono il premier e il ministro dell’Economia, mi affido alla loro competenza e alle loro scelte“.

Non conosco Signorini ma troveremo un accordo in Cdm“, ha aggiunto il vicepremier. “E’ chiaro che qualcosa va cambiato, non necessariamente qualcuno ma almeno qualcosa. Condivido chi rivendica l’indipendenza di Bankitalia: deve essere indipendente ma indipendenza non può far rima con irresponsabilità”.

Insomma, sulle nomine il governo troverà la quadra tra le istanze dei 5 Stelle e la Lega, più distaccata, che vorrebbe lasciare ai tecnici la questione? Staremo a vedere.

Adolfo Spezzaferro

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2 comments

Mauro E. 12 Febbraio 2019 - 11:53

La Lega ha capito che questo regime che ci sta uccidendo è la dittatura degli strozzini bancari? All’Italia basterebbe fare come abbiamo sempre fatto fino al 1982 e come fa oggi il Giappone, come fa tutta l’Asia, Cina compresa e funziona c’è crescita e prosperità, invece in Europa e USA la dittatura degli strozzini ha soffocato, depredato, il popolo.

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Tony 12 Febbraio 2019 - 12:32

….l’anima ” comunista” di salvini non mure….sempre pronto al ” compromesso storico”….

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