Roma, 1 ago – Nuovo attacco di Alessandro Di Battista, nuova replica di Matteo Salvini. Poi ancora un attacco e chissà, presto un’altra risposta. Oppure no, forse il siparietto social potrebbe chiudersi qua. Fuori dal Parlamento, l’esponente pentastellato non perde però occasione per incalzare la Lega con toni decisamente più forti rispetto al leader del M5S Di Maio.
Oggi su Facebook si è scatenato: “Uguale al PD sul TAV e sulle altre mangiatoie. Uguale ai radicali sulle privatizzazioni selvagge e allo stesso tempo sul salvataggio (con denaro pubblico) delle radio di partito. Uguale a Forza Italia sulla giustizia e sull’eterno tentativo di proteggere i colletti bianchi. Uguale al PD (DS + Margherita), uguale a Forza Italia, uguale ad Alleanza Nazionale e suoi derivati, uguale ai democristiani per quanto riguarda i quattrini di finanziamento presi dal gruppo Benetton. Questa – ha scritto Di Battista – è la Lega NORD. Un banalissimo partito di sistema capace solo di camuffarsi meglio degli altri. Prima o poi gli italiani se ne renderanno conto”.
Botte e risposte
Pronta la replica del ministro dell’Interno: “Gli insulti del dottor Di Battista, il vacanziero più pagato del mondo, non mi interessano – ha dichiarato Salvini – Lottiamo ogni giorno contro mafiosi, spacciatori e scafisti, abbiamo la fiducia di milioni di italiani, chi se ne frega di Di Battista”. A quel punto l’esponente del M5S ha rincarato la dose, sempre via Facebook: Salvini “trovi il tempo di andare in Parlamento per rispondere a domande dettagliate sui suoi rapporti con il Sig. Savoini (indagato per corruzione internazionale) e in Commissione Antimafia per fornire dettagli sulle modalità attraverso le quali il Sig. Arata (arrestato per corruzione) è entrato nei giri leghisti”.
Viene da chiedersi: ma se la Lega è un partito di sistema uguale a tutti gli altri partiti, come mai il partito di Di Battista ci governa? Misteri tra le cinque stelle.
Alessandro Della Guglia