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Fedez in tribunale per diffamazione: querelato dall’autrice del libro su Salvini

by La Redazione
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Roma, 16 giu – Fedez dovrà presto difendersi in tribunale dalle accuse di diffamazione. A querelarlo è stata la giornalista Chiara Giannini, ormai nota al grande pubblico per aver intervistato Matteo Salvini nel libro-scandalo edito da Altaforte. È l’onda lunga delle polemiche che hanno accompagnato il Salone del libro di Torino, dove il duo Appendino-Chiamparino impose d’imperio l’esclusione di Io sono Matteo Salvini, generando un dibattito che si è protratto per settimane. E ora, dopo la richiesta di risarcimento formulata da Altaforte, arriva anche l’affondo della Giannini a Fedez.

Le frasi incriminate di Fedez

Il rapper dovrà quindi rispondere in tribunale delle sue dichiarazioni, ritenute ingiuriose dalla Giannini. Come riporta l’atto di citazione a giudizio, infatti, Fedez è accusato di aver definito «giornalaia» la Giannini, indirizzandole la frase «giornalista di Libero dall’inviato di guerra ai finti scoop da Novella 2000 su di me. Brutta fine eh?» e «accusandola – scrive il pm – di aver pubblicato un articolo completamente fasullo su di lui, affermando che in seguito alle contestazioni ella si sarebbe cancellata dai social network non avendo argomentazioni e facendosi difendere da Salvini». A firmare il decreto di citazione diretta a giudizio è stato il procuratore di Livorno Giuseppe Rizzo, mentre la prima udienza del processo è fissata il prossimo 5 dicembre.

Basta impunità

A prescindere dall’esito di questa vicenda, è evidente come la casa editrice Altaforte e l’autrice del libro siano intenzionate a non piegare la testa di fronte alla prepotenza del Salone del libro e alle parole in libertà di Fedez. Convinti di stare dalla parte del giusto sempre e comunque, e abituati a farla franca, ora per loro potrebbe finalmente arrivare il redde rationem. Perché – è quasi superfluo ribadirlo – la realtà (legale) è molto diversa dalla loro percezione (virtuale), peraltro offuscata dalle utopie messianiche dell’antifascismo salottiero. E il tribunale, com’è noto, non è un salotto.

Gabriele Costa

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2 comments

Jos 16 Giugno 2019 - 8:25

….. perdere del tempo con un demente non è il massimo…si rischia di perdere la Fedez…

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Droga rap 18 Giugno 2019 - 9:32

Ma non lo vedete che demente e quanti dementi lo seguono ? e poi ma uno che guadagna miliardi di milioni di euro ma sapete cosa gli faranno?? hah aha da ridere in galera solo i morti di fame e la droga che gira la” ha h aah ma nessuno la va a cerca” lall’alla’la’la’llla’ rap droga rap lele’lle’0

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