Roma, 1 mag – Fincantieri si aggiudica un’importante commessa della Marina statunitense per la consegna di una fregata lanciamissili, prevista per luglio 2026. Marinette Marine Corporation, controllata di Fincantieri, si è aggiudicata un contratto del valore di 795,1 milioni di dollari, che prevede un’opzione, spiega la Marina Usa, per un totale di 10 unità e il valore totale, se tutte le opzioni saranno esercitate e quindi Fincantieri costruirà tutte le navi, sarà di 5,58 miliardi di dollari. La “capoclasse” e le altre nove fregate, nel caso in cui verrà esercitata l’opzione, saranno costruite nei cantieri di proprietà di Fincantieri in Wisconsin (Usa). Le navi derivano dalle Fremm (Fregate europee multi missione), che il gruppo ha già fornito alla Marina italiana.
La gara per le fregate lanciamissili Ffg(x)
Fincantieri si è aggiudicata la gara del programma Ffg(x) per nuove fregate lanciamissili vincendo da sola contro i cantieri navali statunitensi Huntington Ingalls Industries, General Dynamics Bath Iron Works. Il valore di 5,5 miliardi di dollari si riferisce alla sola quota Fincantieri, successivamente verranno bandite nuove gare per le forniture di armamento ed equipaggiamento facendo salire l’ammontare complessivo del contratto a 19 miliardi di dollari. Questa non è la prima collaborazione di Fincantieri con la Us Navy. Il gruppo triestino, primo in Europa e quarto al mondo (20 stabilimenti in 4 continenti, con oltre 19 mila dipendenti), ha infatti già vinto la gara per 16 unità di Lcs (Littoral Combat Ship), delle quali dieci già consegnate e sei in lavorazione. Le Lcs sono una nuova generazione di navi multiruolo di medie dimensioni, progettate sia per le attività di sorveglianza e difesa delle coste che per le operazioni in acque profonde.
Il plauso di istituzioni e politica
Soddisfazione per il contratto vinto dal gigante dell’industria pubblica italiana è stata espressa dal governo. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha sottolineato che “il comparto della Difesa racchiude molte delle eccellenze italiane e in questo momento in cui è importante la ripresa delle attività produttive colpite dalla crisi Covid-19, si tratta di una importante iniezione di fiducia. Fincantieri porta nei mari del mondo la garanzia della tecnologia italiana“. Per il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è stata “premiata la professionalità di un gruppo industriale considerato a livello mondiale una vera eccellenza tecnologica“. “Fincantieri orgoglio italiano. Congratulazioni all’ad Giuseppe Bono, all’intero management aziendale e a tutti coloro che hanno reso possibile questo successo straordinario del nostro sistema industriale, che ci rende fieri di essere italiani“, è il commento della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Ludovica Colli
2 comments
Sentire “guerini e maio” che si complimentano con le eccellenze tecnologiche italiane in campo militare è davvero irricevibile………ma come……..i due grandi statisti, famosi per il loro falso attaccamento alla patria, tanto da far trascorrere ai migranti clandestini una meravigliosa crociera nel Mediterraneo a spese dei contribuenti italiani,che nel frattempo sono imprigionati in casa, reclusi come topi, ci vogliono raccontare la favolina ,per noi sudditi idioti , che li vede gioire per i successi italici in campo produttivo militare……….dopo che i loro pseudo partiti e movimenti stanno ridicolizzando l’Italia e la svendono al peggior offerente………. fortunatamente in Italia ancora qualcuno resiste,progetta e produce……..onore ai nostri tecnici ed ingegneri,alle maestranze dei cantieri navali ed alle industrie che li supportano………. avevamo anche una ottima industria aerospaziale………. quella i comunisti l’hanno già bollita e svenduta.
sarebbe opportuno far sapere alla meloni che, nell’indotto fincantieri, ormai non lavora più un italiano. io sono di Spezia e come molti della mia generazione, fino ad una ventina di anni fa, lavoravo nei vari cantieri della mia città, compresa la fincantieri del muggiano. poi sono arrivati gli albanesi, poi i rumeni…ora ci sono i bengalesi a due euro l’ora. ah certo il management è tutto italiano, l’importante è quello no? e merda ai lavoratori italiani!