Roma, 4 nov – “Non si può pensare di stare al governo dando l’impressione di non volerci stare. Né stare insieme per necessità, questa è una cosa che la sinistra spesso ha fatto con risultati mai brillanti”. Dopo le critiche di Cacciari e Bertinotti, anche uno dei padri del Partito Democratico, Walter Veltroni, boccia i giallofucsia. “Io spero, penso, mi auguro, che la sinistra ritrovi la cosa più semplice che ha fatto in tutta la sua storia, perché la sinistra, tra tanti difetti, ha sempre parlato il linguaggio della vita delle persone, soprattutto di quelle che soffrivano di più. Questa è stata nella storia l’identità della sinistra, ora è come se avesse perso questa capacità. Secondo me la sinistra deve parlare oggi sostanzialmente di tre cose: ambiente, lavoro, istruzione. Invece siamo in un momento in cui prevale la tattica, i giochi tra i partiti“. Così l’ex segretario del Pd a Che tempo che fa, aggiungendo: “Lo sport più praticato a sinistra è la scissione“.
“Il sistema proporzionale fa sopravvivere i partiti ma impedisce ai cittadini di scegliere il governo”
Veltroni rimpiange il Pd delle origini o comunque quell’idea di Pd veltroniana, riformista e dem nel senso tutto americano dell’accezione, idea che poi è venuta meno nei fatti, con la pura gestione del potere amministrativo e politico. “Il Pd è stato il primo partito della sinistra che è nato per una fusione e non per una scissione – sottolinea l’ex sindaco di Roma. Quell’idea nasceva dal proposito di costruire un soggetto riformista in Italia che avesse l’ambizione di parlare alla maggioranza degli italiani. Invece adesso si sta tornando indietro, il sistema proporzionale garantisce ai partiti la possibilità di sopravvivere, però non dà più ai cittadini la possibilità di scegliere il governo e rischia di consegnare il nostro Paese ad una condizione di instabilità”, avverte l’ex direttore dell’Unità. “Nell’ultimo abbiamo vissuto un paradosso, ma è normale in un Paese in cui si capovolgono gli schieramenti nel giro di un anno, è chiaro che c’è un’anomalia che nasce dal fatto che stiamo tornando ai governi fatti dalle segreterie di partito e non dai cittadini“.
Insomma, persino quello che è stato il primo segretario nazionale del Pd non può non constatare che l’inciucio giallofucsia e l’eventuale riforma della legge elettorale non fanno che impedire ai cittadini di potersi scegliere una maggioranza compatta e coerente, in grado di governare.
Adolfo Spezzaferro
2 comments
Water CIALTRONI contro gli INCIUCI?… È più facile che una TIGRE si metta a mangiar FORAGGIO!!! Solo in Italia un individuo dall’ aspetto cosi VERMINOSO puo avere avuto, e tutt’ ora avere, TANTA voce in capitolo.
Ma quando lo hanno fatto questo governo, lui dov’era ?