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“Non vogliamo governare Gaza”: tutte le dichiarazioni di Israele sulla guerra

by Alberto Celletti
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Gaza Israele

Roma, 10 nov – “Non vogliamo governare Gaza dopo la guerra“. Sembra quasi l’ennesima precisazione utile al lasciapassare militare, quella dei vertici governativi israeliani, proferita insieme ad altre dichiarazioni riportate dall’Ansa, in una guerra definita da sempre “contro Hamas” salvo generare un numero di vittime così spaventoso ed impossibile da inquadrare solo nell’ambito della lotta all’organizzazione musulmana.

“Non vogliamo occupare e governare Gaza dopo la guerra”

Nessun interesse di conquista, dice il l premier israeliano Benjamin Netanyahu intervistato da Fox News. Una “forza credibile” è necessaria “per entrare nell’enclave palestinese se necessario per prevenire l’emergere di minacce militari”, sottolinea. E aggiunge: “Penso che sia chiaro come deve essere il futuro di Gaza. Hamas sarà andata: dobbiamo distruggerla per il bene di tutti, per il bene della civiltà e per il bene dei palestinesi e degli israeliani”. E niente cessate il fuoco: “Significherebbe arrendersi a Hamas, arrendersi al terrore e alla vittoria dell’asse del male dell’Iran. Non ci sarà alcun cessate il fuoco senza il rilascio degli ostaggi”.

Insomma, nessuna risposta positiva agli appelli – e alle critiche – mosse contro Tel Aviv perfino dai ministeri degli Esteri del G7, appartenenti tutti al blocco statunitense e, in quanto tali, praticamente sostenitori a priori di Israele.

Cisgiordania in fiamme

La guerra, in realtà, non si combatte solo a Gaza. La Cisgiordania, infatti, è terreno di scontri continui con le truppe israeliane. Scontri violenti avvenuti a Jenin, Nablus e Qalqilya, con un bilancio di 18 morti (14 solo a Jenin) fornito dall’Autorità nazionale palestinese. Niente di paragonabile alla Striscia, ma in ogni caso una guerriglia vera e propria. E su Israele piovono ancora razzi: 9.500 dall’inizio della guerra. In particolare, un missile terra-terra era stato lanciato e poi intercettato dal Mar Rosso verso la città di Eilat: una probabile provocazione degli Houthi, alleati dell’Iran, dallo Yemen. Nel frattempo il ministero della Sanità di Hamas ha comunicato che i morti a Gaza sono arrivati a quota 10.812, di cui 4.412 minori e 2.918 donne.

Alberto Celletti

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