Roma, 15 feb β Torna l’odio rosso del peggior antifascismo. Questa mattina a Padova Γ¨ stato assalito un banchetto di CasaPound da un gruppo di appartenenti ai centri sociali. A farlo sapere Γ¨ lo stesso movimento che scrive in una nota: βUno dei gazebo organizzati in tutta Italia per la raccolta firme sulla remigrazione Γ¨ stato assaltato stamattina da oltre 30 antifascisti nel centro di Padovaβ.
A Padova Γ¨ stato assaltato un gazebo di CasaPound dai centri sociali
βMentre nei nostri confronti, dalle denunce e Daspo assurdi per la commemorazione di Acca Larenzia fino ai divieti di manifestare,β – si legge nel comunicato di CasaPound – βΓ¨ in atto unβinspiegabile criminalizzazione di un movimento che da 20 anni agisce alla luce del sole, dallβaltra parte, in un clima di impunitΓ totale si permettono agguati del genere in grossa superioritΓ numerica che colpiscono il nostro diritto a stare in piazza per le nostre battaglie politicheβ. Insomma, due pesi e due misure: da una parte una ingiustificabile repressione verso CasaPound, mentre dall’altra si chiude ipocritamente un occhio sugli abusi e le violenze dell’antifascismo. βΓ piuttosto singolare,β – continua la nota – βconsiderato che ad ogni nostra iniziativa vengono blindate intere cittΓ , che il banchetto regolarmente autorizzato non fosse proprio in quel momento presidiato dalle forze dellβordineβ.
Pronti a dare una ferma risposta contro la βmafia antifascistaβ
Di fronte a tutto questo, alla violenza antifascista e alla doppiezza delle istituzioni, CasaPound non sembra certamente intenzionata ad arretrare di un millimetro e, anzi, promette di dare battaglia: βNon possono esistere cittΓ ostaggio di centri sociali e della βmafia antifascistaβ che evidentemente vanta sostegni istituzionali ad ogni livello e, nel chiedere la condanna unanime di questa vile aggressione che mira ad alzare il clima di tensione, non faremo passi indietro: siamo pronti a dare una ferma risposta a Padova e in ogni altro luogo dove viene messa in discussione la nostra agibilitΓ politicaβ.
La Redazione