Home » Pandemia, nella Ue arriva la zona “rosso scuro”. Ma i confini restano aperti

Pandemia, nella Ue arriva la zona “rosso scuro”. Ma i confini restano aperti

by Adolfo Spezzaferro
1 commento
ue zona rosso scuro

Bruxelles, 22 gen – La Ue corre ai ripari, ma non troppo, sul fronte della pandemia: non chiude i confini ma scoraggia gli spostamenti non necessari e introduce la zona “rosso scuro” dove i contagi sono più alti. Insomma, Bruxelles supera pure Speranza, in quanto a fasce colorate. Salta per adesso l’ipotesi di un passaporto per chi è vaccinato. “Al fine di mantenere le nostre frontiere interne e esterne aperte, servono misure mirate che ci mantengano in sicurezza. Dobbiamo ridefinire la nostra mappatura per individuare le aree ad alto rischio, introducendo una categoria rosso scura. Alle persone che partono da zone rosse scure possono essere chiesti test prima di partire e la quarantena dopo l’arrivo. Tutti i viaggi non essenziali devono essere altamente scoraggiati“. Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen (qui il video), al termine della lunga e combattuta videoconferenza dei 27 leader Ue di ieri.

Ue: arriva la zona “rosso scuro” transfrontaliera dove i contagi sono più alti

Le zone rosso scuro transfrontaliere sono state fortemente richieste dal presidente francese Emmanuel Macron e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. Quest’ultima, a quanto pare, molto preoccupata dalle varianti del coronavirus (a partire da quella inglese). La diffusione incontrollata della pandemia preoccupa tutta la Ue, come sottolineato dalla von der Leyen. “La maggior parte degli Stati traccia meno dell’1 per cento dei positivi – ha fatto presente la presidente della Commissione – è poco. Bisognerebbe arrivare a tracciare almeno il 5 per cento dei positivi”.

Michel: “Possibili restrizioni per viaggi non essenziali”

L’Unione europea “è una zona epidemiologica unica”, ha sottolineato la von der Leyen. E in questo quadro, ha chiarito, si riuscirà a fronteggiare il virus e le sue varianti “soltanto se ci sono misure mirate e non chiusure delle frontiere a tappeto”, che colpirebbero il nostro mercato interno. Pur ribadendo la necessità di “lasciare aperte le frontiere interne della Ue a beneficio del mercato interno”, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dal canto suo, ha precisato che di fronte alle varianti del Covid “possono essere previste restrizioni per viaggi non essenziali”.

Bocciata l’ipotesi di passaporti per i vaccinati per viaggiare senza restrizioni

Bocciata poi l’ipotesi di passaporti sanitari per viaggiare senza restrizioni, chiesti a gran voce dalla Grecia e da altri Paesi che puntano sul turismo. La von der Leyen, dopo una iniziale apertura nei giorni scorsi, ha spiegato che “vanno distinte alcune cose. La prima è una semplice documentazione che è di tipo medico e la seconda ha invece dei risvolti che devono essere tenuti in considerazione” con dei “risvolti anche politici”. E tutta una serie di varianti tra cui “il rispetto dei diritti e dei dati personali delle persone”. Per non parlare poi della evidente discriminazione che ne scaturirebbe tra vaccinati e non. “Quando sarà il momento giusto avremo bisogno di una discussione ampia tra gli Stati membri su usi possibili del certificato”, ha aggiunto. Michel ha dichiarato che “solo in una fase successiva potremo vedere se e in quali circostanze i certificati dei vaccini potranno essere utilizzati. Siamo estremamente prudenti sulla questione”.

Grecia, Austria e Danimarca: “Accelerare con le licenze dei vaccini candidati”

Sul fronte della vaccinazione, poi, il premier greco, Kyriakos Mitsotakis, assieme al cancelliere austriaco Sebastian Kurz, e alla primo ministro danese, Mette Frederiksen, ha sollevato il tema della necessità di accelerare con le licenze dei vaccini candidati che si trovano nella fase finale di valutazione da parte dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), come quella dell’università di Oxford e AstraZeneca. “Mitsotakis – si spiega in una nota della delegazione greca – ha chiarito che l’iniziativa non punta ad esercitare pressione politica sull’Ema, ma a superare procedure burocratiche, che ritardano decisioni basate su dati scientifici tangibili”. “Il premier greco – si aggiunge – ha sottolineato anche la necessità di rispettare in pieno le consegne previste e concordate con le case farmaceutiche per il primo trimestre di quest’anno”.

Kurz: “Mi aspetto approvazione vaccino AstraZeneca al più tardi la prossima settimana”

“Mi aspetto l’approvazione del vaccino di AstraZeneca al più tardi la prossima settimana” ha scritto su Twitter il cancelliere austriaco Kurz. “Tutti hanno convenuto che i vaccini devono essere somministrati il prima possibile”, ha aggiunto. Gli Stati membri Ue, infine, hanno approvato all’unanimità una raccomandazione del Consiglio che stabilisce un quadro comune per l’uso dei test rapidi antigenici e il riconoscimento reciproco dei risultati dei test Covid-19 in tutta la Ue.

Adolfo Spezzaferro

You may also like

1 commento

Pandemia, Ue sconsiglia viaggi nelle zone rosso scuro. Italia compresa | Il Primato Nazionale 25 Gennaio 2021 - 3:24

[…] europea. Obiettivo: migliorare il coordinamento tra i Paesi membri durante la pandemia. Misure annunciate nei giorni scorsi dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der […]

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati