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Scattati dazi Usa contro il made in Italy. Allarme Coldiretti: 20% vendite in meno

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 18 ott – Un calo del 20% delle vendite dei prodotti agroalimentari made in Italy colpiti dai dazi del presidente Usa Donald Trump contro l’export della Ue. A lanciare l’allarme è la Coldiretti con le sue stime sugli effetti dell’entrata in vigore delle nuove tariffe sui prodotti europei fino a 7,5 miliardi a partire da oggi. La guerra dei dazi rientra nell’ambito della disputa nel settore aeronautico che coinvolge l’americana Boeing e l’europea Airbus (consorzio in cui – oltre al danno, la beffa – non figura l’Italia), dopo il via libera del Wto. Dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano fino al Gorgonzola e al Pecorino ma anche salumi, agrumi, succhi e liquori: nella “black list” decisa dalla Rappresentanza Usa per il commercio (Ustr) ci sono beni alimentari per un valore delle esportazioni di circa mezzo miliardo di euro. Eccellenze agroalimentari italiane colpite da dazi aggiuntivi che – sottolinea la Coldiretti – provocano il rincaro dei prezzi al consumo ed una preoccupante riduzione degli acquisti da parte dei cittadini e ristoratori statunitensi.

Ecco quanto costa ora il Parmigiano negli States

Il dazio per il Parmigiano Reggiano e per il Grana Padano ad esempio passa – spiega la Coldiretti – dagli attuali 2,15 dollari al chilo a circa 6 dollari al chilo. Il risultato è che il consumatore americano lo dovrà acquistare sullo scaffale ad un prezzo che sale dagli attuali circa 40 dollari al chilo ad oltre i 45 dollari, con una conseguente frenata dei consumi. A beneficiare della situazione è la lobby dell’industria casearia Usa (Ccfn) che – riferisce la Coldiretti – ha esplicitamente chiesto con una lettera di imporre tasse alle importazioni di formaggi europei al fine di favorire l’industria del falso made in Italy e costringere la Ue ad aprire le frontiere ai prodotti “taroccati” a stelle e strisce. “Brutte copie” dei nostri che ci danneggiano per miliardi di euro.

Quanto ci perdono gli altri Paesi Ue

Se l’Italia paga un conto salato per formaggi, salumi e liquori, la Francia – sottolinea la Coldiretti – stima in circa un miliardo il danno economico totale causato dai dazi Usa che nell’alimentare interessano i vini, escluso lo champagne, ed i formaggi tranne il Roquefort. La Spagna – continua la Coldiretti – è colpita su olio di oliva, vino e formaggi mentre la Gran Bretagna viene penalizzata soprattutto in termini di superalcolici, a partire dallo Scotch Whisky, ma nel mirino c’è anche la Germania (caffè, biscotti, waffle), che si vedrà tassare circa un quinto delle sue esportazioni negli Usa.

Adolfo Spezzaferro

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