Bruxelles, 1 feb – Si è regolarmente tenuto, nonostante le pressioni della sinistra antifascista che siede fra i banchi dell’assise comunitaria, l’appuntamento programmato per oggi con Simone Di Stefano al parlamento europeo.
L’incontro, organizzato dal deputato greco di Alba Dorata Eleftherios Synadinos, è stata l’occasione per il leader di CasaPound – ospite, per usare le sue parole, “nella tana del lupo” – di mettere in chiaro il programma del movimento rispetto a temi delicati come euro ed Unione Europea.

“Nel primo punto del programma continuiamo ad avere l’uscita unilaterale e più veloce possibile dall’euro e dall’Unione Europea“, ha spiegato Di Stefano nel corso del suo lungo intervento, sottolineando come non vi sia alcuna prospettiva per l’Italia all’interno del consesso comunitario: “Siamo convinti che sia inutile venire qui a, come dicono i nostri partiti diciamo così sovranisti, a sbattere i pugni sul tavolo a chiedere se per favore la Germania o la Francia ci concedono di sforare i parametri: noi non vogliamo più chiedere favori a nessuno”.
CasaPound non propone però un’Italia chiusa a riccio su sé stessa: “Nella nostra visione non vogliamo sganciarci geograficamente dal continente, questo è sbagliato perché da Roma a Berlino posso trovare una storia comune e un percorso comune, con i popoli europei continuiamo a sentirci sostanzialmente fratelli e forse con uno stesso destino: ma non può essere questo che conosciamo”.

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7 Commenti

  1. Aria nuova, finalmente respirabile, una speranza per tutti gli schiavi italici………o ci ammazzano fisicamente o ne vedremo delle belle………

  2. Onore all’Europa dell’est paesi che rappresentano la vera Europa non i filoislamici Germania Francia e comunisti italiani.

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