Roma, 21 set – Matteo Renzi ha dimostrato senza dubbio di essere un ottimo stratega. Almeno per quanto riguarda i giochi di palazzo: è riuscito a risultare determinante per la formazione dell’esecutivo giallofucsia (rovinando i piani di Salvini) e adesso con la formazione del suo soggetto autonomo tiene il coltello puntato alla gola del premier Conte, avendo i numeri in Parlamento per decidere o meno di far cadere l’esecutivo. Difficile però che Renzi decida di staccare la spina: il consenso elettorale è tutta un’altra storia. Soprattutto per chi viene percepito dalla stragrande maggioranza degli italiani come un bugiardo. L’ex premier è tra i politici italiani meno popolari, negli ultimi mesi solo il 15% degli elettori dichiarava di apprezzarlo.
Pochi consensi per Italia Viva
Dunque la sua “Italia Viva”, la formazione nata dalla scissione col Pd, vale appena il 4,4%. Questo racconta un sondaggio di Nando Pagnoncelli pubblicato oggi dal Corriere della Sera. Roba da rischiare di rimanere fuori dal Parlamento in caso di elezioni politiche anticipate. E la scissione dai dem è giudicata positivamente solo da un italiano su quattro. Di questo 28% la gran parte fanno riferimento agli elettorati di Pd e Forza Italia. Le valutazioni positive dei dem probabilmente sono connesse all’idea di essersi tolti dalle scatole l’ingombrante ex segretario, mentre tra i forzisti qualcuno potrebbe vedere in Renzi un leader in grado di raccogliere l’eredità berlusconiana (in un momento di grande crisi per il partito).
I pronostici degli elettori
Gli elettori di Forza Italia sono quelli che più credono al possibile successo di Italia Viva (32%). Tra tutti gli elettori invece solo il 16% ritiene che il soggetto renziano potrà diventare un punto di riferimento per gli elettori moderati, mentre il 67% degli italiani è convinto che la nuova formazione sarà destinata a rimanere marginale. Rispetto all’impatto che l’operazione renziana avrà sul governo giallofucsia gli italiani sono divisi: il 38% ritiene che ne uscirà indebolito, mentre il 35% crede che non cambierà nulla. Solo il 7% pensa che Italia Viva rafforzerà l’esecutivo. Spaccatura anche tra gli elettori dem sulle conseguenze elettorali per il Pd. Il 40% pronostica una perdita di voti per il partito, mentre il 32% pensa che l’uscita di Renzi lo rafforzerà fornendo un’immagine all’esterno di maggiore coesione.
Davide Di Stefano
3 comments
Il 4,4% è un pronostico ottimistico per il “tramaglino”, oramai percepito dalla stragrande maggioranza degli elettori per quello che è: il “TONIO CIALTRONIO” della situazione.
Quindi quasi il 5% dei ns connazionali voterebbe renzi ????
Andiamo BENE !
Ma sti fessi ,che non sono pochi …. leggono i giornali ?
Banca Etruria ?
Monte Paschi ?
mai sentiti ?
il padrone del PD che guadagna 50 mio € in borsa grazie alle spiate di renzi/boschi
(mai smentite e MAI INDAGATE dalle toghe ROSSE)
O “peggio” ancora , il 5% CAMPA di kattokpmunismo !!!!!
e quindi sono CLIENTES della “banda” ….
? ??
Un ottimo stratega?… Si fa molta poca fatica, nelle sue condizioni, con tutti i venti del Dio Eolo a favore! Con tutti i “poteri forti” dell’ occidente, (ed anche del MEDIO ORIENTE, n.d.r.), che vogliono portare a termine i loro loschissimi piani ai danni dell’ Italia e degli Italiani, a cui vogliono togliere tutto!!! Il “grande stratega” , il “TONIO CIALTRONIO” di questa ennesima, squallida situazione riproducente un logoro e datatissimo copione di certa “politica” Italiana, ha soltanto compiuto l’ atto che chi di dovere si aspettava da lui, novello Galeazzo Ciano, che credeva di rompere il coccio che poi il sovrano, inaspettatamente, ruppe a modo suo, lasciandolo al suo triste, ed assolutamente, (da lui), non previsto destino. Si goda, quindi, il TONIO CIALTRONIO, il suo ultimo quarto d’ ora di celebrità, tutto quello che riuscirà, ancora, a rubare e a frodare agli Italiani, le ultime carezze dei “poteri forti’ al loro cane, che, forse, hanno già deciso di abbattere, (vedi bonino), e l’ incensante, per ora, coro massmediatico. Dopodiché, se gli Italiani lo rimetteranno in una qualche “poltrona”, (d’altronde è un “POLTRONE”, n.d.r.), o anche solo in parlamento, vorrà proprio dire che siamo un popolo piccolo piccolo, che merita l’ estinzione.