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Sondaggio: più di un italiano su due vuole il voto anticipato. Solo i dem sono contrari

by Adolfo Spezzaferro
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voto anticipato

Roma, 5 dic – Più di un italiano su due vuole andare a votare. Tra questi, la stragrande maggioranza dei leghisti e quasi nessuno dell’area dem. E’ la fotografia scattata da un sondaggio condotto da Emg Acqua per Agorà, la trasmissione di Rai3. Stando ai risultati, il 53% degli italiani è stufo dei continui scontri nella maggioranza giallofucsia – dal Mes alla prescrizione, dall’Ilva alla legge di Bilancio – e quindi ritiene che sarebbe meglio tornare a votare. Per il 32% del campione, invece, non è preferibile il ritorno alle urne, mentre il 15% preferisce non rispondere.

Leghisti contro dem

Dato politico interessante che emerge dal sondaggio: ben l’89% degli elettori leghisti chiede a gran voce le elezioni anticipate (solo il 9% è contrario), mentre appena un 5% di elettori dem si dice favorevole al ritorno al voto a fronte di un 85% di contrari. Più spaccato l’elettorato 5 stelle (così come lo è il Movimento), con un 30% per le elezioni e un 44% contro le elezioni.

Lega primo partito (32,5%), Pd al 19,5%, M5S al 16,3%

La maggioranza degli italiani vuole tornare alle urne, anche perché il 55% degli intervistati ha “poca” o “per nulla” fiducia nel governo (quando solo il 23% degli intervistati invece ne ha “molta” o “abbastanza”). Nelle intenzioni di voto, se si votasse oggi la Lega sarebbe il primo partito con il 32,5%, seguito dal Pd al 19,5% e dal M5S al 16,3%. Poi Fratelli D’Italia al 10,1%, Forza Italia al 6,9%. Italia Viva di Renzi è al 5,3%, La Sinistra a pari merito con la new entry Azione (il partito di Calenda) (1,8%), +Europa al 1,6%, Europa Verde al 1,2% e Cambiamo! (del governatore ligure Toti) allo 0,9%.

Salvini leader che riscuote maggiore fiducia (40%)

È sempre Matteo Salvini il leader che riscuote maggiore fiducia in Italia, con il 40%, seguito dall’attuale premier Giuseppe Conte al 32%. Exploit di Giorgia Meloni al 30%, Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti al 22%, Silvio Berlusconi al 18%. Poi Carlo Calenda al 16%, Giovanni Toti al 15% e, ultimo, Matteo Renzi al 14%.

Sardine? Il 32% preferisce non rispondere

Infine, il sondaggio domanda al campione cosa dovrebbero fare le sardine, il movimento di piazza anti-Salvini. Il 28% degli intervistati si attende che “continuino così, il 25% che “dichiarino l’appoggio a una parte politica”, mentre per il 15% dovrebbero fondare un partito. Ma a vincere è il disinteresse: il 32% infatti preferisce non rispondere.

Adolfo Spezzaferro

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1 commento

Fabio Crociato 5 Dicembre 2019 - 8:01

Giuseppe Conte al 32% ?! Ma questo signorino non ha nemmeno iniziato a risolvere un po’, segnalando
pubblicamente, i gravi problemi annosi, più che annosi, della sua terra natia… (da dove sono sciamati, scappati quasi tutti). Ma chi lo vuole più ?! La raccontino a qualcun altro.

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