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Tre anni fa il terremoto, Amatrice e Accumoli ancora senza ricostruzione

by Ludovica Colli
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Roma, 24 ago – “Amatrice non c’è più”. E’ il 24 agosto 2016, sono queste le prime parole che rimbalzano su tv e radio subito dopo il terremoto di magnitudo 6.0 che ha devastato anche Accumoli, altro paese della provincia di Rieti, Arquata del Tronto e la frazione di Pescara del Tronto (Ascoli Piceno). La terra trema per la prima volta alle 3.36, un boato. Dopo meno di un’ora, alle 4:33, un’altra scossa di magnitudo 5.3 farà tremare Norcia, la cittadina di San Benedetto. Dopo poche ore, le immagini dall’alto dei Vigili del fuoco mostrano la devastazione provocata dal sisma, che ha colpito Lazio, Marche e Umbria. Interi borghi dell’Appennino ridotti a macerie. Terribile il bilancio: 299 vittime, con oltre 4.000 sfollati e 238 persone messe in salvo. Un terremoto tale da provocare, come documentato dai satelliti Cosmo-SkyMed, un abbassamento del terreno di 18 centimetri nell’area della Piana di Castelluccio di Norcia. E la scia sismica andrà avanti per giorni.

Le commemorazioni

Amatrice ha ricordato quella notte e chi non c’è più, in forma privata, come avvenuto nei precedenti anniversari, con una veglia e una fiaccolata tra le vie dell’antico borgo all’ombra della Laga culminata alle 3:36 con i rintocchi di campana, uno per ogni vittima. La santa messa, aperta a tutti, viene celebrata stamattina al Palazzetto dello Sport (e in diretta su Rai Uno), dal Vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili. Anche Accumoli ha ricordato le sue 11 vittime con una veglia, nella frazione di Illica e con una messa celebrata da Monsignor Pompili nella giornata di oggi.

La ricostruzione procede troppo a rilento

Sul fronte della ricostruzione siamo ancora in gran parte alla fase di progettazione: circa 80 gli interventi di ricostruzione pubblica (scuole, ospedale, opere di urbanizzazione, dissesti, chiese, caserme e municipi) per oltre 120 milioni di euro. La rimozione delle macerie è quasi ultimata. La Diocesi di Rieti sta lavorando per rimettere in piedi 70 chiese danneggiate dal sisma. Attualmente sono stati completati 40 interventi, altri 15 sono in progettazione, 5 in esecuzione e 10 in fase di inizio lavori.

Proseguono i processi

Proseguono anche inchieste e processi. Al Tribunale di Rieti è in corso il dibattimento per i crolli delle due palazzine ex Ater di Largo Sagnotti ad Amatrice e per il crollo della torre campanaria di Accumoli. E’ inoltre in corso l’udienza preliminare per il crollo della palazzina ex Ina Casa, sempre di Largo Sagnotti. È nella fase delle indagini preliminari l’inchiesta sul crollo del convento Don Minozzi di Amatrice, dell’Hotel Roma e di un’abitazione di Corso Umberto I. Andrà a breve in dibattimento, invece, l’inchiesta sul crollo del B&B della frazione di Saletta.

Casellati: “Ricostruzione dovere per onorare vittime”

“A tre anni da quella tragedia, i territori colpiti mostrano ancora i segni lasciati dalla furia della natura e le comunità attendono che il piano di ricostruzione venga attuato in tutte le misure previste – dichiara il presidente del Senato Elisabetta Casellati -. Impegnarsi a restituire prima possibile la dignità e la normalità alle famiglie e a riportare ai borghi l’antica bellezza non è solo un dovere istituzionale ma è anche il modo migliore per onorare il ricordo di chi ha perso la vita in quei giorni drammatici”, ha concluso.

Ludovica Colli

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