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“Willy Wonka sarà donna”: neanche “La fabbrica di cioccolato” sfugge alle femministe

by Ilaria Paoletti
3 comments
Willy Wonka interpretato da Gene Wilder

Londra, 31 gen –  Willy Wonka potrebbe tornare sugli schermi come donna in un nuovo film e questa volta dovrebbe “trasformarsi” in donna. La prossima pellicola, inoltre, dovrebbe essere un prequel e dovrebbe quindi parlare della vita del proprietario della Fabbrica di cioccolato prima dell’incontro con il povero Charlie Bucket.

Warner Bros all’opera

I boss della Warner Bros stanno prendendo in considerazione l’idea di assumere un’attrice per interpretare l’iconico cioccolatiere, dopo due adattamenti precedenti del libro per bambini di Roald Dahl, interpretati rispettivamente da Johnny Depp e Gene Wilder. La Warner ha acquisito i diritti dagli eredi dello scrittore inglese Dahl nel 2016, e sta mettendo insieme un team di produzione per il film. Secondo quanto si apprende dalla stampa inglese, il regista di Paddington Paul King ha firmato per dirigere il film, che sarà prodotto da David Heyman, celebre per essersi occupato dei film di Harry Potter, con una sceneggiatura di Simon Rich.

“Un nuovo aspetto”

Il film dovrebbe raccontare gli eventi della vita di Wonka prima dell’incontro con Charlie nella sua fabbrica di cioccolato; si racconterà come Wonka ha fatto fortuna, oppure dove ha incontrato i famigerati Oompa Loompas. Ma non è l’unica novità: secondo quanto riferisce il Sun, “si sta prendendo in considerazione una protagonista femminile“. “I boss della Warner si rendono conto che ciò potrebbe scatenare molte critiche ma credono che un Wonka “donna” sia un ottimo modo per dare alla storia, che è ormai un classico, un aspetto nuovo.”

Dahl odiò già il primo film

Già il primo adattamento del libro La fabbrica di cioccolato mandò su tutte le furie lo scrittore Roald Dahl a causa dei drastici cambiamenti apportati alla storia, pubblicata per la prima volta nel 1964. Almeno, però, ad interpretare l’eccentrico cioccolatiere nella versione del 1971 era interpretato dal geniale attore e scrittore Gene Wilder, che donava al personaggio la giusta dose di sadico divertimento. Cosa penserebbe Dahl, uno degli scrittori per bambini più importanti della storia, di questo prequel in salsa “quota rosa” della sua amata storia?

Eppure le favole “femministe” non pagano

E dire che ormai i produttori di Hollywood dovrebbero sapere che i remake “al femminile” o in chiave #metoo e femminista non incassano; il nuovo Charlie’s Angels è stato un flop, Captain Marvel la stessa storia e non parliamo poi del collasso di critica e di incassi che ha avuto il Ghostbuster “in rosa”. Mancano le idee per i progetti, che reggano il confronto con le storie di decenni fa. Non sono le donne che mancano!

Ilaria Paoletti

 

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3 comments

Pietro Aretino 31 Gennaio 2020 - 8:10

Capisco che dopo 2 film si senta il bisogno di fare qualche cambiamento, ma che senso ha cambiare il sesso del protagonista? Queste decisioni, così come quelle di fare interpretare personaggi bianchi a dei negri, sanno tanto di scelte dettate più dall’ideologia che altro.

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SergioM 31 Gennaio 2020 - 9:19

Le femministe e tutti gli LGBTHilmno HANNO ROTTO I COGLIONI !!!!!
quanti sono ? 2 max 3 % della popolazione ????
ma vadano affanculo !!!!! se portano danari a qualche idiota della comunicazione …..
faccia un canale per loro !!!! stile sky pirla ….. sky culi …. sky frocilesbo e affini

Sveglia gente , sono 4 gatte , non abbiate paura di queste merde …. se non vi piace il loro
messaggio DITELO ! e sti cazzi (antico Romano)

e toccare Willy Wonka …. ma dai !!!! poi il Cappellaio matto diventerà una cappellaia a seconda
dell’ ora del giorno ???? trans-ginger ad orario ….. oppure un NEGRONE , che alle
femministe piace tanto il BIG BANBOO , mica devono parlarci dopo ….. usa e getta ,
tipico del consumismo CAPITALISTA !!!!

3a posizione !!! ad maiora .

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Marc 1 Febbraio 2020 - 2:00

Warner, cioè giudei.

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