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Barcellona: è la fine di un’era?

by La Redazione
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Si è chiusa con l’umiliante sconfitta contro il Bayern Monaco nei quarti di finale di Champions League una delle stagioni più difficili nella storia del Barcellona. Eliminato ai quarti di Coppa del Re e sconfitto in Liga dal Real Madrid dopo aver a lungo dominato, il club blaugrana ha chiuso per la prima volta dal 2007/2008 senza trofei ed è pronto alla rivoluzione. Una rivoluzione che potrebbe clamorosamente fare a meno di Lionel Messi.

Nelle previsioni delle partite di oggi il Barcellona era favorito di misura contro il Bayern Monaco ma il campo ha detto tutt’altro. In semifinale di Champions 2020 contro il Lione vanno i tedeschi battendo Messi e soci con un incredibile 8 a 2, peggior sconfitta di sempre nelle coppe della squadra spagnola.

È la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dopo aver messo insieme i cocci di una stagione che ha attraversato contrasti tra staff e giocatori, una Liga persa nel finale e due eliminazioni nelle coppe nazionali, il presidente Bartomeu ha deciso che è il momento di rivoluzione sia l’assetto societario che la squadra. Il primo a farne le spese è stato il tecnico Setien, arrivato a gennaio e apparso in molte occasioni non all’altezza del ruolo. Dopo di lui potrebbe toccare al ds Abidal, ex colonna della difesa e mai in grado di appianare le divergenze tra Messi e lo stesso Bartomeu.

Per sostituire il primo in panchina è stato scelto Ronald Koeman, ex colonna della difesa blaugrana e attualmente ct dell’Olanda. Ma il vero nodo da sciogliere riguarda il mercato dei calciatori. Per la prima volta da oltre 15 anni è in dubbio la permanenza di Messi in Catalogna. Da sempre in contrasto con il Presidente, l’argentino sembra meditare davvero l’addio, soprattutto se non cambiassero i vertici societari. PSG, Manchester City e tutti gli altri top club europei, Inter compresa, attendono alla finestra e hanno iniziato il corteggiamento per un giocatore che a 33 anni può essere ancora decisivo per molte stagioni.

Quasi sicuramente lasceranno i mediani Vidal e Rakitic, ritenuti ormai a fine ciclo, e gli esterni offensivi Rafinha, Coutinho e Dembélé. Insieme a loro è a rischio buona parte della rosa che ha segnato l’ultima epoca del calcio spagnolo e internazionale: Piqué, Busquets, Jordi Alba, lo stesso Griezmann. Soltanto cinque, secondo la stampa iberica, gli incedibili: il portiere ter Stegen, il difensore Lenglet,  e i centrocampisti De Jong, Ansu Fati e Riqui Puig.

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