Londra, 19 mag – Il gruppo Lavazza avrebbe fatto pressioni sulla quadra londinese dell’Arsenal affinché riprendesse il calciatore egiziano Mohamed Elneny. La ragione? L’atleta ha condiviso un tweet in supporto alla Palestina.
Arsenal, il tweet pro Palestina di Elneny
“Il mio cuore, la mia anima e il mio supporto sono con te, Palestina”, ha scritto Elneny su Twitter. L’Arsenal si è a quindi chiesto “chiarimenti” al calciatore e rendergli noto, anche, ciò che la sua presa di posizione può scatenare nei confronti degli sponsor della squadra come Lavazza. La società stessa, infatti, avrebbe espresso il proprio disappunto.
Al quotidiano Jewish Chronicle, il gruppo Lavazza dichiarato di aver contattato l’Arsenal per “rimarcare le preoccupazioni sul fatto che il club sia associato a tale messaggio”. “Il contenuto di tale post non è assolutamente allineato con i valori della nostra compagnia. Il Gruppo Lavazza è totalmente impegnato nella lotta al razzismo e all’antisemitismo”, hanno confermato.
La rabbia dei tifosi (e di Lavazza)
I tifosi ebrei dell’Arsenal sarebbero andati su tutte le furie per via della scritta “Palestine Lives Matter” sull’immagine condivisa Elneny. Il Board of Deputies of British Jews si sarebbe quindi rivolto agli sponsor della squadra affinché replicassero al al tweet: solo Lavazza, però, avrebbbe dichiarato che “qualsiasi dipendente dell’Arsenal e tutti i giocatori hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni sulle proprie piattaforme” ma che allo stesso tempo avrebbe parlato col giocatore per “fargli comprendere le implicazioni più ampie della sua esposizione”.
Il boicottaggio verso Lavazza
“Come club, ci impegniamo ad affrontare ed eliminare tutte le forme di discriminazione e continuare a sostenere la necessità di uguaglianza e diversità in tutti i settori della vita quotidiana”, ha dichiarato lo staff della squadra. L’opinione pubblica, però, non ha recepito affatto bene la presa di posizione di Lavazza nei confronti del giocatore e gli hashtag “We Support Elneny” e “Boicotta Lavazza” hanno preso il sopravvento sui social.
Ilaria Paoletti