
La risposta di Bruxelles non si è fatta attendere. “Per l’Italia lo sforzo di bilancio quest’anno passa per rispettare l’obiettivo di medio termine passa da 0,5% del Pil a 0,25%”, ha affermato il commissario agli affari economici Pierre Moscovici. L’analisi sul bilancio “si farà a inizio marzo e si baserà sull’applicazione della flessibilità”, che quindi viene ricompresa all’interno dei parametri, fermo restando che “l’impegno dello 0.25% va comunque rispettato”.
L’Italia si conferma così vigilata speciale e infatti, precisa sempre il commissario, ““Le riforme devono andare avanti e devono essere rafforzate”, specificando come “entro questa settimana devono arrivarci i dati su bilancio, riforme e sforzi” attuati dal governo nell’ottica di centrare i parametri richiesti. Il pericolo in agguato è sempre quello delle sanzioni, che secondo il commissario “sono una sconfitta, lo scopo della Commissione non è punire ma convincere”. Un’osservazione che suona più come un avvertimento.
Filippo Burla