
Berlusconi tenta il leader leghista con una dichiarazione di guerra al governo di Matteo Renzi: “Opposizione parlamentare a 360 gradi”. La discussione sulle candidature per il voto regionale è ancora all’inizio: Salvini insiste sulla “conventio ad excludendum” nei confronti di Angelino Alfano, reo di sostenere l’esecutivo, ed invita Fi ad appoggiare i candidati leghisti in Liguria e Veneto. Il Cavaliere prende tempo per lasciare sempre aperta la porta con Ncd, e in attesa di poter scendere in campo a marzo e così potersi impegnare in prima persona in campagna elettorale.
I “falchi” di Forza Italia spingono per chiudere l’accordo con la Lega ma le “colombe” frenano l’ex premier e lo mettono in guardia sul pericolo di un “abbraccio mortale” con il Carroccio (“il flop di Fi al voto in Emilia-Romagna insegna”) e soprattutto sulla reale convenienza di intraprendere la strada dello scontro frontale con Renzi.
Salvini, però, resta attendista: “Per mesi – ha detto – noi abbiamo fatto opposizione solitaria a un governo incapace e pericoloso, ora anche Forza Italia forse se n’è resa conto, forse riparte un dialogo, ma lo vedremo alla prova dei fatti. Noi non abbiamo niente da chiedere e niente da offrire. Vogliamo che gli italiani abbiano garanzia di patti chiari e amicizia lunga. Se si votasse domani mattina per le politiche, la Lega andrebbe da sola. Ci è stato assicurato che Forza Italia rimarrà all’opposizione ma da qui a parlare di una accordo a 360 gradi ce ne passa”.
In ogni caso Salvini ha confermato di aver chiesto a Forza Italia di sostenere i suoi candidati in Veneto, Liguria e Toscana. E ha annunciato che la prossima settimana parteciperà assieme a Luca Zaia e Flavio Tosi a un incontro sul Veneto.
Giuliano Lebelli