
Cazzullo e il Corriere della Sera però non ne vogliono sapere di correggere e tirano dritti. “Non è stato un colloquio formale e non ho registrato la conversazione” spiega Cazzullo, “ho scritto esattamente quello che mi ha detto. Certo può sembrare bizzarro l’utilizzo del plurale per insultare Fillon, ma l’insulto era rivolto direttamente a lui e non ai suoi elettori o a Macron. Anche se il Front National smentisce per me non cambia nulla, confermo che queste parole sono state dette”. Nel corso dell’intervista con Cazzullo Marine Le Pen ha parlato anche della politica italiana. Su Grillo ha detto “non lo conosco. So che il suo movimento condivide la critica a Bruxelles e alla moneta unica. Ma nel Parlamento di Strasburgo con loro è impossibile lavorare: sono tutti pro-immigrazione“, mentre ha citato Matteo Salvini come “il primo dei suoi interlocutori”, a cui avrebbe detto molte volte “fai una lista sovranista, per la dignità nazionale. Tu sei forte al Nord; trova un alleato al Sud”.
A bloccare i progetti nazionali di Salvini, oltre all’opposizione interna alla Lega dei vari Maroni, Giorgetti etc, c’è anche Berlusconi, definito dalla candidata del Front National come “un uomo d’affari. Ma dentro il suo partito molti la pensano come me. Daniela Santanché è una cara amica”. La Le Pen non dimentica anche di citare Giorgia Meloni: “Il suo movimento è interessante. Anche se, quando vengo da voi, ho l’impressione che ogni italiano fonderebbe il suo movimento”. Probabilmente è un po’ più di un’impressione.