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Amazon, lo sciopero Ugl a Castel San Giovanni. I lavoratori: “Loro guadagnano, noi abbiamo il caro vita”

by La Redazione
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Roma, 11 ott – È stato chiamato “Il picco dei ribelli” lo sciopero contro Amazon indetto da Ugl per i lavoratori di Castel San Giovanni. Una prima manifestazione di protesta avvenuta in seguito agli aumenti obiettivamente ridicoli in busta paga, a fronte di profitti che non smettono di crescere per un’azienda che non paga neanche le tasse in Italia.

Amazon, lo sciopero Ugl dei lavoratori a Castel San Giovanni: il comunicato

Pubblichiamo qui di seguito il comunicato, con le richieste dei lavoratori ad Amazon:

Avrà inizio oggi, 10 ottobre 2023, con un pacchetto di scioperi intermittenti (2 ore nel turno mattutino) la protesta dei lavoratori di Castel San Giovanni dopo l’inaccettabile epilogo della trattativa per le retribuzioni dei lavoratori impiegati nella multinazionale.

Il risibile aumento lordo del 1,1% delle retribuzioni (che presumibilmente verrà assorbito già a gennaio dall’aumento del ccnl del commercio) non è accettabile. Sia in considerazione del caro vita che aggredisce i redditi dei lavoratori sia in relazione ai profitti che incessantemente incassa Amazon. Non dimentichiamo la grande opportunità del Covid (tale si è rilevata la pandemia per Amazon) quando era possibile fare acquisti quasi esclusivamente on line.

Ma chi faceva i pacchetti non era on line!

Un’azienda che nemmeno paga le tasse in Italia ha realizzato extraprofitti che nessuno ha intaccato e che non ha voluto e non vuole condividere nemmeno con i lavoratori.

Se altre organizzazioni sindacali del comparto logistico (in tutti gli altri magazzini Amazon applica il ccnl della logistica) hanno accettato con soddisfazione la “revisione retributiva” che con un aumento del 3% allinea le retribuzioni a quelle di Castel San Giovanni, noi riteniamo che ai lavoratori Amazon si debba di più.

Chiediamo:

Una somma una tantum in buoni benzina e buoni pasto superiore a quella del 2022 che fu di 500 €.
L’aumento del ticket pasto da 7 a 8 € giornalieri
La concessione di un abbonamento Amazon Prime gratuito per ogni dipendente (non avrebbe alcun costo per l’azienda)
Nell’incontro del 26 settembre scorso UGL Terziario ha manifestato all’azienda la propria insoddisfazione ed ha chiesto un incontro a breve per rivedere l’accordo e dare di più ai lavoratori.

La mobilitazione, che comincia con l’inizio del picco di lavoro di fine anno, durerà finché l’azienda non muterà il suo atteggiamento accettando di raccogliere quelle proposte di civiltà del lavoro che vanno nella direzione della partecipazione dei lavoratori all’impresa. Non si chiedono regali ma almeno un premio aziendale a fronte di obiettivi concordati con l’azienda e che darebbero luogo a miglioramenti economici solo se raggiunti. I lavoratori offrono impegno e chiedono meritocrazia. Amazon risponde con i “livellamenti retributivi”.

E’ solo l’inizio di una mobilitazione alla quale chiederemo adesione anche ai colleghi cui è applicato il ccnl logistica attraverso UGL Servizi e Merci che già è presente ed attiva in diversi magazzini. E’ iniziato il picco dei ribelli!!!

LA RSU UGL Terziario

Veronica Rattazzi, Elio Di Martino, Andrea Greco, Luca Milani

Il Segretario Provinciale

Pino De Rosa

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