Roma, 3 gen – Riecco l’Anpi. Archiviato Natale e gli attacchi ai “presepi fascisti”, si comincia l’ anno nuovo con l’ennesima polemica sterile. Certo superare i propri limiti, non è conquista facile: ed infatti, l’Anpi, “inciampa” ancora in errori fatali. Uno dei più reiterati, un vizio “duro a morire”, è quello della distorsione: la verità storica, riveduta e corretta a proprio piacimento.
E’ così che l’Anpi bolognese dichiara guerra (con una lettera aperta) a Librerie Coop e Feltrinelli. “Ritirate quel libro!”, tuonano i nostalgici della Resistenza. “Quel libro” è Compagno mitra dello scrittore ravennate Gianfranco Stella. Che si definisce “saggista della destra cattolica”, affermando che “il movimento partigiano fu un mito e non altro, che la verità storica mal s’addiceva alla trionfalistica vulgata resistenziale“. Secondo l’Anpi “più che di un saggio storico, si tratta di un fatto di una operazione politica con il preciso scopo di delegittimare e gettare fango nei confronti di tutta la Resistenza italiana”.
Attenendosi alla consueta mania persecutoria, l’Anpi sostiene quindi che di “operazione politica” trattasi. Il tutto, dimostrato “dal fatto che il libro stesso sarà presentato nel mese di gennaio a Bologna nell’ambito di una iniziativa organizzata da Forza Italia“. Bizzarro, peraltro, credere che Forza Italia faccia “propaganda fascista”: ma, va da sé, il mondo partigiano è del tutto “capovolto” (altra loro fissazione conclamata).
L’intento dell’Anpi è molto chiaro: fare ostruzionismo, negare spazio – anche pubblico e legittimo – affinché le coscienze non entrino in possesso del libro (tanto perseguitato, quanto il suo autore). L ‘Anpi chiede allora “con forza alle librerie che hanno messo in vendita questa offesa alla Resistenza e al mestiere di storico di ritirare il libro e nel futuro di filtrare con più efficacia i titoli in vendita, anche perché crediamo che questa pseudo-pubblicazione vada contro i valori che per tanto tempo hanno reso Librerie Coop e Feltrinelli importanti punti di riferimento riconosciuti per la promozione della cultura nella nostra città e in Italia”.
Librerie Coop, servilmente, sta valutando se mantenere o meno il libro sui propri scaffali. Ma per l’Anpi non è abbastanza. Interpellando il Comune ed il Quartiere Santo Stefano, che dovrebbe ospitare la prossima presentazione del libro di Stella, così interviene: “Crediamo sia necessario ripensare la concessione di una sala comunale per la presentazione di un libro che non promuove né il dibattito storico né il dibattito culturale, ma che offende la storia e la memoria di Bologna e dell’Italia intera”.
Gianfranco Stella è già da tempo nel mirino degli antifascisti. È dal 1990, infatti, che pubblica libri critici sulla Resistenza e la lotta partigiana: attacchi dunque prevedibili. Perché “il lupo perde il pelo ma non il vizio”, esattamente come l’ Anpi: che “r-esiste” solo in funzione di guerre inutili, attacchi beceri, anacronismo strumentale. Tutte “battaglie labirinto”, le loro: cioè senza futuro, senza via d’uscita alcuna.
Chiara Soldani
2 comments
Ma questi dell’anpi ancora parlano?!!! I “partigiani” nacquero quando la guerra era praticamente persa, prima avrebbero avuto valenza meno di zero; la maggiore parte di questi traditori furono ex fascisti armati da inglesi e ameriCani, basta pensare a Bentivegna & Co…Ma ancora dovete scrivere di questi buffoni dell’anpi, ma chi sono questi dementi,? Addirittura in certi casi si va nel comico storico anpi con “partigiani” nati nel 1935!!!
Libro meraviglioso, vero,reale,critico e coraggioso………i vigliacchi e codardi comunistoidi temono che le loro menzogne e la loro storia ignobile vengano finalmente rivelate agli italiani………stiano zitti i comunisti dell’anpi , cosi’ come lo siamo stati noi patrioti quando a scuola abbiamo dovuto studiare i loro merdosi libri ed ascoltare le loro indegne conferenze. Che schifo.