Avellino, 18 feb – La canzone vincitrice di Sanremo, “Soldi” del cantante italo egiziano Mahmood ha fatto molto discutere: la sua vittoria a molti non è piaciuta: ma questa volta le discussione non ha coinvolto le classiche polemiche sanremesi, perchè vi è stato attribuito un significato “politico”.
C’è chi, invece, ha deciso addirittura di far entrare la canzone in chiesa. E questa persona è Don Vitaliano Della Sala, parroco della chiesa di San Giovanni a Mercogliano, in provincia di Avellino.
E’ proprio “Soldi” che il prete ha infatti scelto come canto “liturgico” di apertura della celebrazione della messa della domenica pomeriggio delle 18:30.
Don Vitaliano si giustifica così: “E’ stata una scelta dei ragazzi del coro. Ne hanno parlato all’oratorio e hanno capito il senso della canzone. Del resto noi ogni domenica iniziamo la messa con un canto non religioso”.
Ma non basta questo perchè, il buon prete ha anche deciso di spiegare le ragioni che lo hanno portato a scegliere la canzone vincitrice del sessantanovesimo festival della canzone italiana: “Questa canzone di Mahmood è invece molto attuale e ci fa capire come i soldi possono rovinare i rapporti familiari. Per altro il vangelo di oggi parla proprio delle beatitudini. E ci ricorda che sono beati i poveri perché è loro il regno dei cieli”.
Dunque è normale che nelle nostre chiese si canti “Waladi waladi habibi taala hina” perchè ce lo chiedono i “giovani” e i prelati devono anche “sforzarsi” di trovare un significato positivo in parole altrimenti vuote e prive di qualsiasi significato pedagogico: anche i preti hanno rinunciato ad educare e lo fanno in primis in oratorio. La delega per la “morale” la lasciano ai testi dei trapper e agli schermi degli smart phones.
Ilaria Paoletti
2 comments
…i preti parlano di vangelo, ma non ne comprendono le parole, il significato….il Cristo non esaltava la povertà, anzi, la combatteva…per povertà si riferiva alla povertà dall’essere pieni di sé.. essere di moderati costumi, privi di sovrastrutture che allontanano le persone dalla vita, essere persone reali..
Concordo con il commento di Jos. Ricordiamo poi che per un “sacerdote” come quello sopra riportato ce ne sono molti altri che non amano apparire, e che perseverano nella sana dottrina in modo umile. Bergoglio, che sta svuotando le chiese disorientando i fedeli, ha esaurito la spinta propulsiva e ovviamente passerà, mentre la cattolicità resta.