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Banca Etruria: tra “Bail-In” e “Santorini” ecco dov’è la truffa

by La Redazione
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1449733317711.jpg--banca_etruriaRoma, 21 dic – Rispetto al caso di Banca Etruria e non solo, abbiamo visto migliaia di “risparmiatori” sottoscrivere “obbligazioni subordinate”, ma subordinate a che?
Significa che in caso di dissesto della banca sarai rimborsato per ultimo, se “avanzano i soldi”. Sicchè il governo ha dovuto prendere la decisione di salvare le banche a spese dei “subordinati” che però ora potranno “fare la domanda” e un severo commissario governativo deciderà chi può essere in parte “ristorato” con un fondo interbancario.
– Ma io quando ho prestato i miei soldi alla banca che ne sapevo che ero subordinato? – Eh, la legge non ammette ignoranza, lei è finanziariamente ignorante, poteva comprarsi le obbligazioni ordinarie!

“Meno male!”, si dice quello che ha le obbligazioni ordinarie e già si vanta con parenti e amici della sua avvedutezza: mica mi fregano, a me! Però alla prima occasione chiede al direttore: ma, siamo tranquilli?
– “Ma certo!”, ora c’è il Bail-In! Dorma fra quattro guanciali che ora le regole sono quelle europee, le ha scritte la Merkel!
Rassicurato dal fatto che ora i suoi “investimenti” sono protetti dalla teutonica fermezza (verrà la Wermacth, come in guerra!) il nostro soggettone si va a comprare i quattro guanciali. E dorme, senza preoccuparsi del vulcano di Santorini. Ma cosa è il Bail-In su cui per non fare la figura del “finanziariamente ignorante” il nostro investitore dormiente non ha potuto chiedere spiegazioni? Sarebbe che in caso di dissesto della banca stavolta i debiti li paga anche lui con le obbligazioni ordinarie, insieme agli azionisti e ai correntisti che hanno oltre 100.000€. Legge approvata il 2 luglio 2015 per recepire le direttive europee.

E se esplode Santorini?
Santorini è una magnifica isola vulcanica greca che all’incirca del 1.700 A.C. esplose disintegrandosi, le sue ceneri percorsero tutto il pianeta, coprirono l’isola di Creta con uno strato spesso 30 metri chiudendo per sempre la Civiltà Micenea, le onde di tsunami travolsero l’armata del Faraone che inseguiva Mosè, e dall’altro lato arrivarono in Sardegna risalendo dalla costa per centinaia di km. Ma nel caso nostro Santorini è un fondo finanziario, sono “derivati” in cui la banca del nostro investitore dormiente ha investito centinaia di milioni e che cova e preme nella camera magmatica della banca trasformandola in un vulcano di tipo stromboliano. Il Santorini-finanziario prima di Banca Etruria ha già fatto illustri vittime: fu utilizzato da Monte Paschi per “assicurarsi” contro le perdite generate da un investimento sbagliato (per circa 360 milioni di €) ma, infine Santorini insieme a derivati dai nomi più gentili ma altrettanto esplosivi, Alexandria e Nota Italia, ha causato perdite totali per circa 720 milioni di €. (https://www.forexinfo.it/MPS-Alexandria-Santorini-e-Nota)ministro-boschi

Ecco, con il Bail-In questi 720 milioni li doveva rimettere il nostro investitore dormiente che sonnecchia tranquillo perché rassicurato dal direttore dell’agenzia, che magari nemmeno sa che anche la sua banca ha investito in Santorini i soldi dei depositi o quelli ricevuti in prestito con le obbligazioni, ordinarie o subordinate che siano. E’ vero che stiamo leggendo di altri elementi di ribalderia maturati in seno alle banche (180 milioni di fidi e prestiti deliberati a se stessi dal CDA di Etruria) ma questo perché fin dal 1993, con la fine della I Repubblica, la legislazione di controllo sulle banche si è progressivamente allentata per approdare al lassismo più completo: ognuno faccia quel che gli pare, che equivale a mettere le associazioni dei pedofili alla gestione degli orfanotrofi.

Secondo il pensiero “liberale” la punizione per malagestione, truffe e appropriazioni indebite sarà il fallimento della banca. E infatti dopo anni e anni di malagestione la banca fallisce a spese di azionisti, depositanti e risparmiatori mentre chi ha accumulato milioni sui conti esteri se la riderà di qualsiasi condanna, massimo qualche mese di galera nei casi “gravissimi” e con la condizionale. Noi avevamo una legge fascista, la “Legge Bancaria” del 1936 che vietava alle banche gli investimenti finanziari (potevano prestare i soldi solo a imprese, cittadini e opere pubbliche) che è stata abolita con il Testo Unico Bancario D.Lgs. 387/1993. (immediatamente dopo Mani Pulite, insieme alla Legge Galli del 1994 sulla privatizzazione dell’acqua, questa è stata la “Rivoluzione Liberale”)
E ora siamo a che le banche possono essere portate legalmente al disastro ma questo disastro poi lo pagano correntisti e risparmiatori con il Bail-In. Dovrebbero essere loro stessi a “vigilare” su materie complicatissime mentre Consob e Bankitalia fanno le belle statuine, organizzano convegni, producono documenti “secretati”, e guarda caso sono di proprietà di quelli che dovrebbero controllare.

Si parla da anni di tornare alla Legge Fascista (separazione fra banca commerciale e banca di investimento) che riporterebbe il settore nella legalità e proteggerebbe i cittadini dalla criminalità in colletto bianco.
Ma a livello politico nemmeno se ne parla. Gli unici ad avere un progetto del genere è il Movimento Cinque Stelle. E a “destra” che si fa? Come si pensa di intervenire su questo disastro che sta trascinando nella miseria sia le generazioni anziane fregandogli i risparmi sia quelle giovani inchiodate in una crisi sistemica e senza uscita?

A00058285Non basta invocare a che vengano rimborsati i risparmiatori depredati con le truffe. Andremmo incontro a una serie infinita di fallimenti perché negli anni a venire la maggior fonte di profitto per chi governa le banche sarà proprio il fallimento, il non ripagare centinaia di milioni o miliardi di debiti, ripulendosi in una “New.Co.” e ricominciando come prima. Antesignano fu il famoso “Banco Ambrosiano” di Roberto Calvi e Licio Gelli, riciclatosi in Nuovo Banco Ambrosiano e più delinquente di prima.

Si deve riformare il sistema e riportarlo alla legalità, non deve essere possibile portare le banche in dissesto e la Legge Fascista lo ha assicurato fino al 1993. Non deve essere possibile investire i soldi dei depositi in “Santorini” o qualsiasi altro impiego finanziario: chi vuole ci investe i soldi suoi, non quelli degli altri. Se poi gli unici a invocare per le banche la “Legge Fascista” sono i grillini se ne dovrà prendere atto e tirarne le conseguenze.
Oppure qualcuno tra Salvini e Meloni se la sente di invocare la Legge Bancaria del 1936?
Batta un colpo.

Luigi Di Stefano

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1 commento

Alessandro 22 Dicembre 2015 - 7:31

Solo una precisazione: l’esplosione di Santorini nel 1700 a.C. non distrusse la civiltà micenea, che stava ancora nascendo, ma quella minoica, molto più antica, e 30 metri di cenere sono un po’ eccessivi: si parla di pochi metri a Santorini stessa, a Creta saranno stati al massimo 30 centimetri, non metri.

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