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Catania, al Baby Pride travestiti leggono fiabe gender ai bambini. Nei locali della Cgil

by Cristina Gauri
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Catania, 2 lug – “Vogliamo tutto”, si legge nel volantino del Catania Pride che ha avuto luogo lo scorso 28 giugno. Tutto a partire dalle menti dei bimbi, che vanno plasmate secondo i dogmi del pensiero Lgbt, in una realtà che ormai ha calato i panni della “battaglia per la difesa dei diritti” e ha rivelato la sua vera natura: l’imposizione forzata, ad ogni costo delle proprie idee. E così dopo il caso di Vladimir Luxuria che ospite della tv di Stato lava il cervello a dei bambini di otto anni raccontando “La favola dell’uccello”, ecco l’edizione catanese di quello che già è avvenuto un mese fa ad Alessandria: la lettura, contestuale alla manifestazione dei Gay Pride, di favole per piccini declinate in salsa gender. Mattatori della giornata, due “avvenenti” drag queen, Sovranity (sic) ed Erys. Complice della trovata, la Cgil catanese che ha offerto i locali della propria sezione in via Crociferi 40. Occuparsi della tutela dei lavoratori è troppo agé, bisogna rinnovarsi e accogliere le istante di uno zero virgola della popolazione che si è messo in testa di potere allungare le mani su qualsiasi cosa gli si pari davanti.

Le fiabe

E così, come riporta Meridionews, «un’elefantina grigia, un circense sensibile e un piccolo uovo confuso avranno il compito di superare gli stereotipi di genere». Gli organizzatori non hanno dubbi: «Bisogna ribaltare gli stereotipi sin dalla prima infanzia: i bambini sono gli esseri più liberi ma imparano presto da noi adulti cose sbagliate» e a decidere quali sono quelle giuste, senza avere il minimo dubbio, sono quelli del Catania Pride. E ancora, sugli argomenti delle fiabe: «Piccolo uovo, che riguarda la varietà delle famiglie, da quelle omogenitoriali a quelle con genitori single; Rosaconfetto, che mira a superare il cliché della donna fragile, mentre Ettore, l’uomo straordinariamente forte quello del maschio che non piange. È importante spiegare ai bambini che la forza dell’uomo non sta nei muscoli ma nella sua sensibilità». Giustissimo: in due milioni e mezzo di anni di storia dell’umanità le civiltà sono state fondate e le guerre sono state combattute non con la forza degli uomini, ma con la “sensibilità”.

Giù le mani dai bambini

«Ma che problemi ha la sinistra con i bambini? La questione sta diventando preoccupante. Ultima trovata il “Baby Pride”: bambini portati ad ascoltare fiabe gender lette da travestiti. I bambini vanno tenuti fuori dalle battaglie ideologiche. Lasciategli vivere la loro infanzia in santa pace!», commenta la Meloni su Facebook. Le fa eco il deputato di FdI Gemmato: «Non so quale sia la rotta del “modernismo a tutti i costi”, ma rivolgo un accorato appello: giù le mani dai bambini!».

Cristina Gauri

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8 comments

Filippo 2 Luglio 2019 - 1:43

Qualche tempo fa queste pagliacciate potevano sembrare quello che sono, per l’appunto pagliacciate, ma ultimamente anche alla luce dei fatti di Angeli e Demoni di Reggio Emilia si evince che dietro c’è una regia e dei poteri molto pericolosi!

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alessandro pisan 2 Luglio 2019 - 2:06

In foto ci sono 6 bambini: neanche i più strenui sostenitori dei diritti lbgtqwerty han portato lì i propri figli….
tutti arcobaleno a parole ma quando è ora di parare il culo ai figli non sono mica fessi!

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Grammofobo 2 Luglio 2019 - 4:45

Non voglio ne professori froci ,non voglio colleghi froci, non voglio che mio figlio venga avvicinato da froci i froci mi fanno schifo. Lontano da me o frocioni schifosi maiali .

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No frocioni basta froci 2 Luglio 2019 - 6:20

Quei bambini grazie all’insegnamento del frocione tra non molto inizieranno a credere che non ci sia nulla di male pigliarlo in berta.

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Benny 2 Luglio 2019 - 6:26

Perdonatemi MA non si puo’ guardare questo maiale depravato frocione stregone che fa scuola a dei ragazzini.. se si avvicina a dieci metri da mio figlio 12dicenne chiamo i carabinieri.

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Leone12 2 Luglio 2019 - 6:30

A parte che ai miei tempi si lavorava… e non si andava strapagati a fare i frocioni alla rai tv, ma quando questi maiali si avvicinavano un po tro ppo ai cessi pubblici chiamavamo le guardie comunali oppure i carabinieri che intervenivano giustamente per allontanare il maiale . Oggigiorno se provi a fare una cosa del genere vieni additato come omofobo ,ma omofobo di che cosa???? Ma e’ normale tutta questa massa di recchioni che gira per roma milano ececc.ecc. ?? ma vi sembra normale? a me no!!!!

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paleolibertario 2 Luglio 2019 - 6:50

Queste cose non devono passare. Ognuno nel suo piccolo cerchi di contrastare l’abominio (ci sono anche le vie legali).

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Tony 3 Luglio 2019 - 7:20

cattocomunisti/radical chic:……..il loro concetto di sessualità e di famiglia..

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Il_Forteto

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