Roma, 16 sett – Archiviato l’inizio della Serie A e passata la tradizionale pausa riservata alle nazionali, il pallone nostrano si prepara a riprendere il ritmo serrato che scandisce i tempi della stagione calcistica. “Una gara ogni tre ogni” è il vincolo con il quale faranno i conti giocatori, allenatori e tifosi di chi ha l’onore di rappresentare il calcio italiano nei rettangoli verdi d’Europa. Prime a scendere in campo nella quarta giornata di campionato saranno proprio le squadre impegnate nella massima competizione continentale. Nel pomeriggio la Lazio sarà ospite nella Torino bianconera, durante l’aperitivo Inter e Milan si contenderanno il primato della classifica. In serata il Napoli dovrà far punti in casa del Genoa. Capitolini e rossoneri saranno di nuovo protagonisti martedì, nerazzurri e partenopei debutteranno in Champions League il giorno successivo. Vediamo, girone per girone, cosa attenderà le migliori quattro compagini della scorsa annata.
Lazio, l’equilibrio del girone E
Iniziamo la nostra brevissima guida dalla Lazio, la quale – al pari del Milan – ha dovuto affrontare il sorteggio partendo dalla sempre insidiosa terza fascia. Nonostante ciò l’urna è stata benevola con gli uomini di Sarri. Al di là del Celtic Glasgow – i campioni di Scozia sono un gruppo giovane – i biancocelesti si dovranno giocare la qualificazione agli ottavi contro Feyenoord e Atletico Madrid. Ma i vincitori dell’ultima Eredivisie hanno dimostrato, nei recenti incroci contro squadre italiane, di essere tutto tranne che imbattibili. Maggiormente temibili sono sicuramente i colchoneros: pur non essendo più la rocciosa realtà capace di guadagnarsi due finali di Champions in tre anni, l’undici di Simeone (alla tredicesima stagione in biancorosso) rimane un avversario di grande sostanza. L’arroccato 5-3-2 lascia pochi spazi e può contare su Morata e Griezmann, due attaccanti ancora di tutto rispetto.
Il Milan ritrova i suoi ex
Si prevede qualche grattacapo in più per Stefano Pioli. Nel girone F, forse il più duro di tutta la competizione, il Diavolo trova PSG, Newcastle – quindi gli ex Donnarumma e Tonali – oltre ai tedeschi del Borussia Dortmund. Attenzione ai parigini: in estate hanno cambiato pelle. Via le stelle (Messi, Neymar, lo stesso Verratti si trova ai margini del progetto), sono stati spesi 250 milioni per assemblare una formazione che non sia un’accozzaglia di ottime individualità. Dietro c’è Skriniar, davanti ci sarà ancora Mbappé. Possesso palla e pressing le caratteristiche del 4-3-3 cucito da Luis Enrique. Qualitativamente inferiori prussiani ed albionici. Mentre la compagine tedesca sembra aver smarrito buona parte delle proprie certezze – l’aver perso rocambolescamente l’ultima Bundesliga ha lasciato qualche ferita da rimarginare – gli inglesi sono al contrario in fase crescente. Grandissime disponibilità finanziarie per passare nel giro di pochi mesi dalla lotta salvezza a un posto nell’Europa che conta. Il livello giocoforza non può essere quello delle altre, ma l’entusiasmo dei Magpies potrebbe renderli la mina vagante del raggruppamento.
Gruppo C: Napoli e Real Madrid per il primo posto
Sorteggio positivo per i campioni d’Italia. Se il Real Madrid non ha bisogno di presentazioni – nonostante qualche variazione importante rispetto al passato: Benzema è volato in Arabia, Courtois e Militão sono alle prese con gravi infortuni – Braga e Union Berlino sono avversari decisamente alla portata di Raspadori e soci. Ancelotti, alla prese con un importante ricambio generazionale in mezzo al campo, può contare sulla freschezza di Bellingham – il ragazzo ha già dimostrato di reggere il peso della maglietta bianca. I tedeschi (evidentemente all’opposto dei pluricampioni spagnoli) sono all’esordio in Champions: in un lustro hanno salutato la Serie B teutonica, conosciuto la Bundesliga e assaporato tutte le coppe europee. Funzionali ad apportare esperienza internazionale quindi gli innesti di Bonucci e Gosens. I portoghesi, infine, non possono fare paura.
Tutto facile per l’Inter?
Chiudiamo con quella che, risultati alla mano, riparte come seconda squadra più forte del Vecchio Continente. Urna di Montecarlo benevola con i colori nerazzurri, dal momento che Benfica, Salisburgo e Real Sociedad – le tre avversarie della Beneamata nel gruppo D – sulla carta sono qualche gradino sotto agli uomini di Simone Inzaghi. L’Inter ha affrontato i campioni di Portogallo una manciata di mesi fa (erano i quarti di finale) dimostrandosi superiore nell’arco di tutti i centottanta minuti di gioco. I Mozartstädter, abituati a non fare prigionieri in patria – vincono il campionato da ormai un decennio – hanno smantellato la la propria squadra per l’ennesima volta, rimanendo un punto interrogativo lontano dai land austriaci. La sorpresa potrebbe quindi venire dai Paesi Baschi. I biancoblu di San Sebastián sanno giocare e hanno un forte senso di appartenenza – gran parte della rosa si è formata nel settore giovanile. Gli addetti ai lavori dicono abbiano la coperta corta davanti: probabilmente è così, ma non c’è da fidarsi vista la cinquina rifilata al Granada due settimane or sono.
Ecco cosa ci riserverà la prima parte di un cammino che terminerà a Wembley il prossimo primo giugno. Sarà una strada lunga, non mancheranno cadute e imprevisti, ma – come abbiamo visto – i presupposti per portare quattro italiane agli ottavi ci sono tutti.
Marco Battistini