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Lampedusa, proteste dei residenti contro la tendopoli

by Michele Iozzino
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Lampedusa

Roma, 16 sett – A Lampedusa scoppia la rabbia dei residenti. Più di un centinaio di persone è scesa in piazza contro l’ipotesi di una nuova tendopoli sull’isola per accogliere altri migranti.

La protesta degli isolani

La notizia che stesse arrivando sull’isola il materiale per creare una tendopoli presso l’ex base militare Loran è stata la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso e scatenato le ire dei lampedusani. Decisamente troppo, dopo giorni di nuovi arrivi di barconi e un sistema di accoglienza oramai al collasso. Archiviate le immagini patinate e festose con le quali giornali come La Repubblica hanno tentato di passare una mano di spugna sul caos di questi giorni, ecco il brusco risveglio. I cittadini sono scesi in piazza contro la possibilità che venga costruita una tendopoli con la funzione di nuovo hotspot, dando vita anche a blocchi stradali come segno di protesta. Tra i presenti anche il vicesindaco Atilio Lucia in quota Lega, con tanto di fascia tricolore al petto, che ha arringato la folla: “Da oggi Lampedusa dice basta. I lampedusani sono stanchi, da oggi basta. Basta! Questa non è accoglienza, Lampedusa non può accogliere 200mila migranti. Lampedusa libera”. Parole che sono state accolte dagli applausi. Ha poi continuato: “Il Governo deve mettere due navi in rada. Il sindaco è da 9 mesi che lo chiede e ripete, Lampedusa deve essere bypassata”. Lucia non ha risparmiato critiche all’attuale esecutivo: “Il governo Meloni ha fatto sapere che vogliono creare una tendopoli a Lampedusa. La giunta comunale, insieme con il sindaco Filippo Mannino che è a New York, ha deciso di fare una manifestazione pacifica. Diciamo basta centri d’accoglienza, basta tendopoli”. Per poi concludere: “Lampedusa si sveglia e dice stop a questa situazione. Non possiamo accogliere tutta questa gente. Sorveglieremo notte e giorno che nessuno metta su la tendopoli. Continueremo i blocchi stradali”.

Le rassicurazioni del questore: “No nuove strutture d’accoglienza a Lampedusa. Le tende sono per il personale”

Le autorità escludono che le tende servano per la creazione di un nuovo centro d’accoglienza, ma assicurano che verranno impiegate per il personale addetto all’accoglienza. Così il questore di Agrigento Emanuele Ricifari: “Non si tratta della creazione di un nuovo hotspot, che invece è in fase di realizzazione a Porto Empedocle. Lampedusa è stata esclusa totalmente dal prefetto Valerio Valenti e dal prefetto di Agrigento Filippo Romano per la nascita di nuove strutture d’accoglienza”. E ha poi spiegato: “Queste tende che verranno portate sull’isola sono per noi. Non abbiamo dove far dormire il personale, abbiamo bisogno quando c’è un fatto di questo genere di molto più personale ”

Michele Iozzino

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