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Cos’è e a che serve la crittografia introdotta da Whatsapp

by Giorgio Nigra
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1436695407-whatsappRoma, 6 apr – Molti utenti di Whatsapp hanno già ricevuto il messaggio (“i messaggi che invii in questa chat e le chiamate sono ora protetti con la crittografia end-to-end”) e qualcuno si sarà chiesto che diavolo volesse dire: ebbene, da oggi, tutti i messaggi e le chiamate vocali che passeranno su Whatsapp saranno automaticamente criptati. Spiega la stessa azienda sul suo blog: “L’idea è semplice: quando mandi un messaggio, l’unica persona che può leggerla è la persona o il gruppo a cui lo hai mandato. Nessun altro può vedere cosa c’è nel messaggio. Non i criminali informatici. Non gli hacker. Non regimi oppressivi. Nemmeno noi. La crittografia end-to-end aiuta a rendere le comunicazioni fatte con WhatsApp private, come quelle che si fanno di persona”.

Ogni messaggio, foto, video, file e messaggio vocale inviato sarà criptato di default se il mittente e il destinatario useranno entrambi l’ultima versione dell’applicazione. Anche le chat di gruppo e le chiamate vocali saranno criptate. In sostanza, i testi inviati viaggeranno cifrati dal momento in cui vengono composti sul dispositivo del mittente fino a quando giungeranno al destinatario. Solo allora verranno decriptati per renderli leggibili. La novità è proprio questa: se i servizi segreti possono sempre chiedere a Apple o a Google di poter accedere a contenuti riservati, la cosa non è possibile con WhatsApp, dato che lo stesso servizio di chat, almeno a suo dire, non disporrebbe della chiave di cifratura. Per il momento la novità riguarda soltanto la versione per Android dell’applicazione e non si applica ai messaggi di gruppi, alle foto e ai video. Una versione per iOS è in lavorazione, ma non si sa ancora quando sarà pronta.

Una mossa che, non è sfuggito a nessuno, arriva nel pieno del braccio di ferro Apple-Fbi che ha portato tutti i big della tecnologia a schierarsi per le ragioni della privacy (la maggior parte) o per quelle della sicurezza (una esigua minoranza). Sul blog della compagnia di proprietà di Facebook si fa diretto riferimento alla vicenda: “Riconosciamo il lavoro importante delle forze dell’ordine nel tenere le persone al sicuro, ma gli sforzi per indebolire la cifratura dei dati espongono le informazioni delle persone all’abuso di cybercriminali, hacker e Stati canaglia”.

Giorgio Nigra

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2 comments

carmelo 6 Aprile 2016 - 3:37

sarebbe anche vero se non ci fossero le tecniche di spoofing, per cui evitate di sentirvi al sicuro. L’operazione è pro Grande Fratello.

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Septima Legio 14 Aprile 2016 - 9:41

Stiamo parlando di un protocollo di comunicazione non “open “.

Scommettiamo che tra un po’ si scoprirà …. una backdoor (creata dagli sviluppatori) per accedere a tali informazioni.

Ad ogni modo con i potenti sistemi di calcolo di adesso se la crittografia non è “asimmetrica” lo sforzo è vano.

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