Roma, 22 dic – L’emergenza cinghiali ormai è una tragicommedia. Da mesi, per non dire anni, Roma è sotto assedio dei selvatici animali (anche se il fenomeno si sta allargando anche ad altri centri abitati nel resto del Paese, e ha spiegazioni più ampie della semplice sporcizia la quale, indubbiamente, imperversa nella capitale). Ma ciò che fino a poco fa era un meme che spopolava sul web, ora sta diventando altrettanto tragicomica realtà.
Emergenza cinghiali, via libera alla caccia
Come riporta l’Ansa, è arrivato il via libera della commissione Bilancio della Camera ad un emendamento alla manovra molto “particolare”. Esso, in pratica, apre alla possibilità di “abbattimenti di fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale anche in aree protette e in città”. Un emendamento firmato da Tommaso Foti di Fratelli d’Italia. In parole povere, sì alla caccia cinghiali, pure nei centri se è necessario. Ma non solo: se le analisi igienico-sanitarie sui corpi di caccia consentiranno, sì anche al consumo alimentare. Il che, per carità, ha una sua logica. Solo fa riflettere, ridere e piangere se si pensa a quanto si è ironizzato negli anni scorsi proprio sulla questione.
Il ragù di cinghiale dai meme alla realtà
Obiettivamente, la storia è di quelle imbarazzanti. Solo i social network, infatti, sono pieni zeppi, da anni, di meme sul “ragù di cinghiale” come unica soluzione alle incursioni cittadine dei selvatici animali.
Ora la caccia al cinghiale potrebbe perfino diventare reale, con relativa cucina del prodotto, manco fossimo in pieni boschi. Il confine tra la realtà e l’immaginazione si sfuma, si annulla. E noi non possiamo far altro che recepirlo con una certa angoscia. Pensando a come molti aspetti del nostro vivere civile, come questo, possano addirittura iniziare ad essere messi in discussione. Insomma, gireremo in città tutti armati di fucile per cacciare gli animali invadenti, e magari anche per fare la “spesa”? Chissà.
Stelio Fergola
5 comments
Come per i clandestini, se vi piacciono così tanto, perché non ve ne tenete una decina in casa? Finalmente qualcuno che prospetta una soluzione al problema e subito gli si dà contro. Basta cianciare, è ora di agire!
gli invasati naziambientalisti sono già responsabili di almeno una decina di morti e non son quanti feriti gravi,per l’invasione di fauna selvatica in regioni fortemente antropizzate.
e non c’era verso di farli ragionare,visto l’appoggio imbecille che ad essi arrivava dai governi di sinistra,fn quando come prevedibile
la questione si è fatta incandescente….
e ovviamente ora i provvedimenti saranno altrettanto drastici.
tanto per essere chiari,in un paese come il nostro…
dove sotto i 2500 metri non c’è un chilometro dove non ci sia una abitazione,un campo coltivato,allevamenti,fabbriche, scuole,fermate dell’autobus,percorsi trekking,fungaie,ciclopedonali ecc
NON si può ammettere la presenza di predatori al vertice della catena alimentare
come lupi e orsi che vagano liberamente dovunque.
le rogne sono già ben visibili…
e diventeranno ingestibili entro breve,quindi appena salteranno i nervi
nelle zone calde…
a breve,
andrà a finire in trappole,bocconi avvelenati
e doppiette come piovesse:
a danno degli stessi animali che quegli imbecilli naziambientalisti (a parole)
volevano tutelare
(reintroducendoli sul nostro territorio,
dopo oltre duecento anni che li avevamo estinti
per incompatibilità con noi)
Non è proprio così. Tutti hanno l’immaginario collettivo che si possa girare a piacere nei centri abitati armati. La possibilità che viene data è di cacciare i cinghiali in “aree protette” definite inibite normalmente alla caccia vagante, definite come OASI, zone di ripopolamento ZRC o a parco. Il tutto a ridosso di centri abitati NON dentro. Comunque in boschi o zone limitrofe rurali e con il supporto e coordinamento di polizia provinciale o guardie. I giornalisti non facciano disinformazione grazie.
I cinghiali sono un problema drammatico per gli allevamenti di suini in quanto portatori sani di peste suina africana che è una malattia letale e incurabile per i suini. Bisogna attivare subito un piano un di eradicazine totale in tutto il territorio nazionale della presenza di cinghiali. Per questo bisogna attivare gli agenti della guardia forestale, i carabinieri e i militari in genere, richiamando anche quelli dislocati all’ estero (12.000 soldati). Per finanziare questo piano utilizziamo i soldi stanziati per sostenere l’ Ucraina, in vece di aiutare quel ciarlatano di Zelanski, difendiamo i nostri agricoltori.
i cinghiali sono un problema drammatico per gli allevamenti di suini in quanto portatori sani della peste suina africana che è letale per i maiali.