Milano, 31 ago – Wes Craven – il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico che ha perseguitato gli incubi di due generazioni di adolescenti, e relativi genitori, con la creazione di Freddy Krueger in A Nightmare on Elm Street (Nightmare – Dal profondo della notte) – è morto questa notte all’età di 76 anni per un tumore al cervello.
Il filmaker americano nella decade ‘70/’80 ha contribuito a diffondere un nuovo stile di film horror, riuscendo a distinguersi per un approccio di gran lunga più “grafico” rispetto a quello indiretto o psicologico dei classici precedenti, come quelli di Alfred Hitchcock o degli Hammer Studios. Basterà ricordare, oltre alla già citata saga di Nightmare, altri suoi successi del calibro di L’ultima casa a sinistra, Le colline hanno gli occhi oppure l’altra saga cult degli anni novanta Scream, di cui Craven dirigerà ben quattro episodi.
Nato a Cleveland nel 1939 da famiglia battista, dopo gli studi di Lettere e Psicologia, comincia ad insegnare all’università di Potsdam (New York) per poi sostituire la cattedra con la cinepresa definitivamente nel 1970, dedicandosi sotto vari pseudonimi al porno – come da lui stesso ammesso nel documentario del 2005 Inside Deep Throat. Nel 1972 dà alla luce la sua prima pellicola mainstream L’ultima casa a sinistra, pellicola del genere exploitation ispirata e dedicata ad Ingmar Bergman ed al suo La fontana della vergine. La pellicola, come il successivo Le colline hanno gli occhi, diverranno negli anni di culto per tanti teenager appassionati del nuovo filone horror.
Eppure a fare di Craven una leggenda vivente di Hollywood fu l’invenzione di Freddy Krueger: l’assassino seriale dal viso ustionato, i guanti con lame all’estremità e la capacità di uccidere nei sogni. Classificatosi nel 2009 al 40° posto tra le fila dei più grandi “cattivi” del cinema, ne segnerà per sempre la carriera da regista, così come quella di Robert Englund – l’attore dietro la maschera – e quella del giovanissimo Johnny Deep, che vi esordì.
Al successo di Nightmare seguiranno diversi film per il cinema e la tv, ma Craven tornerà sulla cresta dell’onda nel 1996 con una nuova saga: Scream. La pellicola – un teenager-horror movie in cui un giovane assassino (inspirato al serial killer Danny Rolling) col volto coperto da una maschera di Halloween (Ghostface) si diverte a terrorizzare la vita di giovani borghesi americani – assicurerà al regista fama planetaria. Fama ancora “viva e vegeta” ancora oggi grazie ai numerosissimi sequel, parodie ed omaggi.
Scream sarà l’ultima grande opera del regista, che abbandonerà gradualmente negli anni la cinepresa dopo pellicole di scarso valore (Cursed e Red Eye), e dedicandosi successivamente alla produzione.
Ci hanno lasciato questa notte le spoglie mortali di Wes Craven. Siamo certi che nessuno più di lui sarà in diritto di venerci a trovare nei nostri sogni…e nei nostri incubi peggiori.
Davide Trovato
Wes Craven lascia questa terra. Ma non i nostri incubi
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1 commento
bei tempi quando da ragazzino guardavo i suoi film di nascosto da mia madre….ti saluto Maestro dell’Horror !