Roma, 17 ott – La notizia è di qualche giorno fa, ma merita comunque un elogio. La pubblicazione di un francobollo per Norma Cossetto è sintomatica di un approccio positivo a una storia tragica, volta a ricordarla per tenerne viva la rappresentazione iconica. La Nazione è anche questo, e se l’Italia vuole tornare a vivere, deve partire anche da queste piccole cose.
Il francobollo per Norma Cossetto
Il francobollo per Norma Cossetto è disponibile dall’11 ottobre. A volerlo fortemente è stata l’associazione culturale Il Selvaggio di Siena, la quale si era già impegnata con successo far intitolare un parco alla martire istriana. Il responsabile dell’associazione Marzio Fucito aveva dichiarato: “Con grande orgoglio e soddisfazione annunciamo che grazie all’impegno e al lavoro incessante della nostra comunità siamo riusciti ad ottenere, dopo aver presentato formale richiesta al ministero delle imprese e del Made in Italy e a Poste Italiane, l’uscita di un francobollo a tiratura nazionale dedicato alla memoria di Norma Cossetto”.
Un simbolo del martirio istriano
Per Fucito, “la giovane Norma assurge a simbolo del martirologio istriano. Bella, intelligente, colta, assolutamente estranea ad ogni vicenda politico-militare di quegli anni di guerra, Norma pagò il prezzo più alto per affermare eroicamente la sua orgogliosa italianità. Insieme a migliaia di altri italiani, colpevoli solo di essere tali, finì violentata ed infoibata per mano dei partigiani titini. Norma avrebbe potuto abiurare alla sua italianità per avere, forse, salva la vita ma il valore dell’impegno per la difesa della propria cultura e della propria specificità che Norma Cossetto ha voluto trasmettere, con il suo eroico comportamento, alle nuove generazioni di italiani, rende attualissimo il suo martirio. Sei anni dopo la sua morte Norma Cossetto ebbe il suo primo riconoscimento autorevole. Su proposta del Magnifico Rettore dell’Università di Padova le venne concessa la laurea ‘honoris causa’ che non era riuscita a discutere e nel 2005 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi le conferì la medaglia d’oro al merito civile con la seguente motivazione: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. 5 ottobre 1943 – Villa Surani (Istria). I Popoli vivono anche di esempi e Norma Cossetto, nella sua semplicità, esempio lo è per tutti noi”.