Roma, 14 set – Pur essendo il più grosso produttore dell’Africa, il Ghana ottiene pochi benefici dall’estrazione dell’oro, perché essendo esportato in maniera grezza i guadagni maggiori vanno ai Paesi che lo raffinano. Il governo ghanese ha deciso di risolvere questo problema e ha dato il via all’apertura della prima raffineria di oro del Ghana che ha iniziato a operare poche settimane fa.
Ghana, lavorare l’oro è una priorità
La Royal Ghana Gold Refinery, questo è il nome di questa raffineria, è posseduta all’80% dalla società indiana Rosy Royal Minerals e il rimanente 20% dalla banca centrale del Ghana: è capace di raffinare 400 chilogrammi di oro al giorno.
All’inizio questa raffineria lavorera l’oro estratto dai piccoli minatori artigianali, in seguito lo comprerà anche dalle grosse società minerarie: la scelta di privilegiare i minatori artigianali non è casuale, visto che buona parte dell’oro da essi estratto viene contrabbandato in altri Paesi, privando l’erario ghanese di importanti entrate.
I vantaggi dell’operazione
Grazie a questa raffineria il Ghana potra’ ottenere maggiori benefici economici dall’estrazione di oro, visto che, come dicevamo, la materia raffinata ha un valore superiore, che quindi potrà essere venduta a prezzi più elevati: se questo non fosse gia’ abbastanza positivo, c’è da dire che questa struttura creerà 120 posti di lavoro diretti e 500 posti di lavoro indiretti.
Il fatto che a investire in questa raffineria sia una società indiana non deve sorprendere, visto che l’India è il più grosso importatore di oro del mondo. Dunque, è logico voglia gaantirsi una fornitura proprio dal Ghana, così da soddisfare la forte domanda di questo metallo prezioso da parte dei cittadini indiani.
Giuseppe De Santis