Roma, 9 ott – Adolescenti suicidi fanno riflettere sul dramma quasi peggiorativo della “vita spezzata”. Specialmente se questa vita è appena agli inizi di un percorso che può riservare letteralmente di tutto, nel bene e nel male. Ma c’è chi non ha energie per combattere, chi si lascia andare alla disperazione, schiacciato da un mondo, quello reale, spesso davvero senza pietà.
Adolescenti suicidi: i numeri
Secondo quanto riporta l’Ansa, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, è l’Unicef a ricordare che a livello globale “oltre 1 adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni vive con un problema di salute mentale diagnosticato”. Non solo: ogni anno per suicidio muoiono oltre 800mila persone e la maggior parte sono giovani. Togliersi la vita è la quarta causa principale di morte tra i giovani tra i 15 e i 19 anni.
Un dramma sociale, sintomo di un mondo che non crede in nulla
Non credere in nulla può portare a conseguenze serie in termini sociali. L’adolescenza è un’età difficilissima, questo ben si sa. Ma accusare problemi di salute mentale è questione ben diversa. I fatto che possono scatenarla sono i più disparati. Certamente, gli anni del Covid non hanno aiutato dei giovani che si sono visti privati del loro diritto alla socialità, prima ancora che all’istruzione (visti i divieti di andare a scuola o le lezioni a distanza). Non è un caso che proprio nelle ultime stagioni si sia registrato un aumento di ragazzi affetti da problemi mentali e da altri tipi di disagi psicologici.
Alberto Celletti