Los Angeles, 11 mar – Victoria Alonso, capo produzione dell’universo cinematografico della Marvel, la leggendaria casa di produzione di fumetti americana ha dichiarato che è arrivato il momento di avere un supereroe dichiaratamente gay. Tale intento è stato dalla Alonso espresso in un’intervista alla pubblicazione Variety in occasione, a Los Angeles, della presentazione di Captain Marvel – che, invece, è il primo film Marvel con protagonista una “super” donna. “Il tema mi appassiona molto” ha detto la Alonso “il nostro successo si basa su persone che sono incredibilmente diverse, perché noi non dovremmo preoccuparci di dare la giusta rappresentanza della diversità? Perché dovremmo voler rappresentare una sola tipologia di persone?”.
Il casting di The Eternals
Da giorni si rincorrono su forum e social voci secondo le quali la Marvel aveva aperto i casting per scegliere gli attori della prossima pellicola dal titolo The Eternals: sarebbe proprio con questo film che si realizzerebbe l’intento della Marvel di realizzare la prima storia di un supereroe gay. “Il nostro pubblico è globale, diverso e inclusivo. Se non facciamo attenzione alla diversità per il nostro pubblico falliremo – ha saggiamente considerato la Alonso – il mondo è pronto a un supereroe gay”.
In cerca di un “eroe” gay dal 2015
E’ ormai dal 2015 che Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, ventila la possibilità di inserire un personaggio appartenete al mondo “arcobaleno” in un film del filone degli Avengers. Lo stesso Feige era tornato sull’argomento nel 2018, dicendo che gli studios era impegnati a produrre una storia con protagonista un eroe gay. Per il casting aperto in funzione della ricerca dei protagonisti di The Eternals, gli unici requisiti, in effetti, sono quelli di “una età compresa tra i 30 e i 49 anni e un aspetto fisico che ricordi quello di un supereroe”: tale descrizione non darebbe adito a speculazioni sull’orientamento sessuale del protagonista. Ma l‘entusiasmo con cui Victoria Alonso ha confermato di voler “puntare su diversità e inclusione” suona molto come una conferma.
Ilaria Paoletti
11 comments
Che tristezza…
Nei fumetti Marvel da qualche anno sono presenti due personaggi omosessuali (Hulkling e Wiccan) con storie molto buone e la sessualità dei personaggi nei fumetti non è assolutamente forzata e (grazie a Dio) non sono effemminati, anzi la loro mascolinità è presente, rendendo giustizia al pubblico omosessuale. Al contrario questo supereroe è solo forzato e probabilmente la trama del film sarà meno curata per lasciare spazio alla messa in mostra della sua sessualità.
Comunque voler forzatamente sfruttare “la libertà” individuale o gusti sessuali, ed comunque é una mia opinione di come sia i fumetti e trasposizione in film si abbassi a squallidume; squallidume non perché si voglia sensibilizzare gusti sessuali è facile fare cadere il pubblico o dare un messaggio subliminale a fare sembrare un fumetto porno o una trasposizione film porno; è un obbligo sensibilizzare il pubblico?!, perché non limitarsi solo all’intrattenimento?, è film marchiato Marvel o è un film preso da Pornhub?; Se vogliono puntare sull’attenzione sembra che sarà un porno e questo è uno schifo, sembrerebbe che gli attivisti per sensibilizzare puntano al porno.
Ma che stai dicendo? Avere un personaggio gay è diverso da avere un personaggio disinibito sessualmente. Quando tu vedi Tony Stark e Pepper che si comportano da coppia lo vedi iper-sessualizzato nel film? Perché avere un personaggio gay o una coppia gay dovrebbe essere diverso o addirittura squallido? Che pensiero retrogrado e omofobico. Te lo dico da etero. Le persone gay possono sognare ed essere intrattenuti da una love story come chiunque altro, perché dovrebbero vedere sul grande schermo per l’ennesima volta una coppia eterosessuale per cui è più difficile empatizza sotto il loro punto di vista? Solo perché a qualcuno potrebbe dare fastidio? Non è abbastanza.
Un super eroe transex nooo?diamo giustizia e libertà a tutti.
Come super eroe gay propongo CAPITAN EUROPA…..
Non capisco il senso……
Possibilità sprecata per Captain Marvel che stava crescendo una bambina con una cara amica che riteneva la sua famiglia acquisita. Non capisco perché non renderle apertamente lesbiche visto che sono praticamente una coppia di mamme. La Marvel si può permettere quello che vuole ormai e io mi aspetto di vedere ancora più invlusività.
Cosi puritani quelli della Disney e ora si fanno un problema perchè non c’è nessun Supereroe Gay
[…] supereroe transgender. Chi l’avrebbe mai detto che la casa di produzione americana, dopo aver annunciato lo scorso marzo che era giunto il momento di sfornare un supereroe dichiaratamente gay, avrebbe gettato il cuore […]
[…] “L’impatto che i supereroi hanno avuto sulla nostra cultura è preoccupante e imbarazzante. All’inizio questi personaggi erano perfetti per stimolare l’immaginazione degli adolescenti di dodici o tredici anni” dice ancora Alan Moore, parlando dei supereroi dei fumetti “Adesso, invece, hanno altri scopi, meno nobili. Servono a favorire un mercato di massa per un pubbliche vuole vedere solo cose rassicuranti, cose per cui tutto va bene e andrà sempre bene. Un arresto emotivo deliberato e autoimposto che, combinato ad una stasi culturale, preoccupa moltissimo”. Quello che però Alan Moore dimentica, o che forse nel 2017 poteva ancora non sapere, è che anche l’iconografia dei supereroi Marvel e Dc si è completamente appiattita su questa inclusione a tutti i costi di personaggi appartenenti a molteplici “minoranze” anche a scapito della coerenza narrativa. Ad esempio, nel film Thor: Ragnarok del 2017 il personaggio di Heimdall è stato interpretato da Idris Elba, un attore di colore, mentre nei fumetti e nella mitologia ad essa connessi – Thor è pur sempre il figlio di Odino! – il personaggio è bianco. Questo è solo un esempio relativo all’epoca in cui parlava Moore, poiché da allora abbiamo avuto il primo film di supereroi interamente “black”, un Captain Marvel donna – un flop coi fiocchi – ed è in cantiere il primo supereroe g… […]