Roma, 13 ott — Le femmine della sinistra non hanno ancora digerito l’amaro boccone, cioè che il primo premier donna d’Italia sarà di destra: la Boldrini in testa a tutte. Reduce dalla disfatta del Pd alle elezioni, fresca di figuraccia con le scalmanate teenager transfemministe di Non una di meno che le hanno ordinato di lasciare la piazza pro-aborto a suon di mossette da ghetto e scenette isteriche, la sua unica consolazione (dici poco) risiede nell’essere riuscita a guadagnarsi per l’ennesima volta una calda cadrega alla Camera dei deputati da dove è pronta a depositare la solita pletora di proposte di legge che passeranno nel dimenticatoio.
La rosicata maxima della Boldrini
Ma il bruciore di stomaco resta sempre: pensate allo smacco, per le paladine delle pari opportunità, di svolgere la perenne mansione di passacarte a canuti vecchietti cis-etero che non mollano il posto di comando in un partito che si vanta di essere il più femminista della proposta politica italiana. E all’improvviso sbuca la Meloni, papessa del patriarcato, che fa il pieno di voti e prende in mano le redini del governo. E’ dunque doveroso, per le mosce beghine del Pd, mettere i puntini sulle i ribaltando tutte le istanze di cui da sempre si sono fatte portatrici: che le donne non sono tutte uguali, ad esempio. Esistono loro, le Donne, e poi quelle con la d minuscola, le loro nemiche schiave del sistema cis-eteronormativo patriarcale, schiera di cui fa parte la Meloni.
Ma Meloni è meno donna perché non è femminista
Quindi, che a capo del governo ci sia ora una donna, non è la vittoria del femminismo, ma una disgrazia: perché non è la donna che ha scelto la Boldrini. La quale, in un’intervista, precisa: «Non tutte le donne sono uguali e non è detto che se una donna arriva ad essere Premier faccia politica a vantaggio delle donne. Penso che Meloni non abbia mai messo questo punto tra le priorità, non credo ci saranno cambiamenti per le donne e tra l’altro è il partito con meno elette». Non come il Pd, che conta una pletora di elette messe lì solo per far bella figura.
Cristina Gauri
2 comments
non esiste nessun soffitto di cristallo,in occidente.
la verità è IL VALORE, che premia:
in politica come nella vita,e vale anche per gli uomini.
e nella carriera della boldrini
come di moltissime altre donne (sia in politica che nei CDA aziendali)
io NON vedo alcun merito reale nemmeno a guardare con una lente:
quasi sempre
se non sempre,si trovano dove sono esclusivamente per quote di genere….
perchè quando una donna vale qualcosa,di una quota di genere NON sa che farsene.
…e va per il mondo con le SUE gambe,
non con la pietà degli uomini:
che cedono sulle quote rosa così come CONCEDONO sostegni,aiuti e parcheggi agli handicappati.
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PS:
«Non tutte le donne sono uguali e non è detto che se una donna arriva ad essere Premier faccia politica A VANTAGGIO DELLE DONNE»
quanto sopra è esattamente il motivo principe per cui alle donne NON dovrebbe essere concesso alcun vantaggio di genere,sopratutto in politica.
perchè gli uomini fanno leggi per migliorare la vita di tutti….donne comprese:
mentre le donne quando arrivano al potere,
generalmente PENSANO SOLO A SE STESSE.
eh già, alcune donne sono più uguali delle altre…