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Spopola la Mcc, la Chiesa Lgbt che sostiene la causa gay

by Fabio Pasini
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Milano, 23 lug – La Chiesa di Roma non li vuole, nonostante le aperture e le concessioni del Pontificato di Bergoglio? E allora i preti gay vanno a predicare nella “chiesa arcobaleno”. Già, forse non tutti lo sanno, ma esiste e fa proseliti.

Nata a Londra

Si tratta di una realtà protestante nata, manco a dirlo, negli Stati Uniti, a Los Angeles, dove alla fine degli anni Sessanta, per iniziativa del reverendo Troy Perry, è sorta la Metropolitan Community Churches, la chiesa Lgbt che sostiene e promuove la causa di gay, lesbiche, bisessuali, transgender e quant’altri.

Bonfanti, ex prete cattolico

Di tale congregazione è entrato a far parte lo scorso 4 luglio anche un ex sacerdote italiano, Mario Bonfanti, di Pagnano, in provincia di Lecco, già vicario pastorale di Rovagnate, anni fa finito al centro di polemiche per le sue posizioni non allineate all’idea cattolica di famiglia tradizionale fino all’outing sulla sua omosessualità (“Sono gay. Anzi un prete felicissimamente gay”), costatogli la scomunica nel 2012.

La Mcc in Europa conta diverse comunità. In Italia ne esiste una sola e ha sede proprio nel lecchese, a Merate, terra del neo reverendo Bonfanti che, a commento della sua ordinazione, dichiara: “Al di là del mio orientamento sessuale, la spiritualità fa parte integrante della mia identità. E’ qualcosa di molto profondo che riguarda la mia sfera privata come quella pubblica. Anche questa volta, infatti, ci metto la faccia”.

Il prete scomunicato non mostra un grande rammarico per essere stato allontanato da Santa Romana Chiesa, anzi. Vuoi mettere con le conquiste della nuova famiglia americana? “La chiesa vanta numerosi traguardi – racconta orgoglioso l’ex don Mario alla stampa locale – tra cui quello di aver partecipato al primo Gay Pride del mondo e quello di essere la prima chiesa ad aver celebrato un matrimonio di due persone omosessuali“.

Insomma, qualcuno informi Francesco che sta facendo ancora poco nel compiacere il mondo dei “diritti”. Questi ormai se la cantano e se la suonano da soli, anche la messa. Così arriva un Tiziano Ferro, che, fresco di matrimonio con un certo Victor, dichiara al Corriere della Sera di essere cattolico, ma di immaginare un Dio suo, “che ama, che custodisce, che non chiede pegno, un Dio simpatico”. E certo! Perché non immaginarcelo pure seduto su una poltrona Frau di pelle rossa, coi calzini arcobaleno? Un Dio alla Beppe Sala…

Fabio Pasini

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4 comments

Giorgio 23 Luglio 2019 - 6:37

Un Dio simpatico… ecco la definizione che cercava Sant Agostino o in ultimo Papa Benedetto XVI.
Quindi sperare nell Aldilà con un riferimento spirituale che attinga un po’ a Stanlio e Ollio, una specie di Crozza con la sua pubblicità di un caffè: su una nuvoletta e due battute.
Bergoglio non è su questa strada perché con la puntuale pressione e tragica strategia di sfasciare la nostra Nazione preoccupa e basta.

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Maurizio 24 Luglio 2019 - 12:59

Brutte noptizie per i gay, Dio…non lo è.
Dio ha creato l’uomo e la donna, la via di mezzo è solo un aborto nato strada facendo.

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luca fiori 24 Luglio 2019 - 12:00

I massoni del gran sinedrio sionista manovrano i loro burattini dentro la Chiesa, Bergoglio in primis. Per annullarla e devastarla dall’interno.

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SergioM 26 Luglio 2019 - 3:24

Chi ha distrutto Sodoma e Gomorra ?
A già , il dio degli ebrei e poi dei cristiani …..
A quale dio frocio (a loro immagine e somiglianza ….) si riferiscono sti busoni ?

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