Roma, 22 nov – A distanza di anni la morte di Marco Pantani non chiude il cerchio, tanto che da Rimini viene riaperta per la terza volta l’inchiesta sulla tragedia avvenuta ormai quasi 20 anni fa.
Pantani, riaperta l’inchiesta sulla morte per la terza volta
Il fascicolo è a carico di ignoti, come riporta la Repubblica, mentre il legale della famiglia dichiara: “Mamma Tonina chiede di capire una volta per tutte se il figlio è morto per un mix di antidepressivi con la cocaina assunta precedentemente oppure se ci sono altri motivi”. L’inchiesta sulla morte di Pantani viene dunque riaperta per la terza volta, da quel 14 febbraio 2004 in cui ne fu trovato il cadavere al residence Le Rose di Rimini. Il fascicolo è per omicidio, ed è stato avviato dopo l’invio dell’informativa della commissione parlamentare antimafia alla Procura riminese, nel 2019. Fiorenzo Alessi, difensore della famiglia Pantani, conferma.
L’archiviazione della seconda inchiesta nel 2016
L’inchiesta bis fu archiviata nel 2016 e venne escluso l’omicidio. Ma recentemente la madre di Pantani, Tonina Belletti, è stata interrogata in Procura. L’attuale indagine trarrebbe fondamento dall’audizione di Fabio Miradossa, che nel 2005 patteggiò una pena per spaccio, a quanto pare legata alla morte del ciclista. “Marco è stato ucciso, l’ho conosciuto 5-6 mesi prima che morisse e di certo non mi è sembrata una persona che si voleva uccidere. Era perennemente alla ricerca della verità sui fatti di Madonna di Campiglio, ha sempre detto che non si era dopato”, disse Miradossa.
Tonina Pantani nel frattempo si è rivolta a due nuovi avvocati: Florenzo e Alberto Alessi, e ha chiesto di essere ascoltata. Da lì l’interrogatorio di due ore in Procura. Dichiara l’avvocaco Alessi: “Mamma Tonina chiede di capire una volta per tutte se il figlio è morto per un mix di antidepressivi con la cocaina assunta precedentemente oppure se ci sono altri motivi”.
Alberto Celletti
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