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Prove di dialogo tra Russia e Ungheria, ma l’Ue non ci sta: la situazione

by La Redazione
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Roma, 5 lug – La Russia sarebbe il prossimo obiettivo dell’Ungheria diplomatica, ma l’Ue non ci sta. Il primo ministro ungherese Viktor Orban, infatti, è intenzionato a incontrare il presidente russo Vladimir Putin per imbastire un confronto bilaterale, ma il Consiglio europeo esprime parere negativo, come riportato dall’Ansa.

Russia e Ungheria, il bilaterale ostacolato dall’Ue

L’affermazione è granché interpretabile: “La presidenza di turno dell’Ue non ha il mandato di impegnarsi con la Russia per conto dell’Ue“, dice Charles Michel, presidente del Consiglio europeo. Si parla, ovviamente, del viaggio di Orban a Mosca, per quanto la visita ancora non sia confermata. Dopo l’affermazione netta proferita nel corso della visita a Kiev, il leader magiaro vuole proseguire nell’esprimere la linea ungherese anche a Mosca. Va sottolineato come questa, come prevedibile, non abbia ottenuto grandi riscontri in Ucraina, visto che l’invito di Orban a una tregua è stato ignorato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la visita di ieri.  Ci sarà, quindi, un viaggio a Mosca? L’indiscrezione proviene dal giornalista investigativo ungherese Szabolcs Panyi: ci sarebbe una delegazione di Budapest attualmente a Mosca che aspetterebbe solo Orban. Si tratterebbe della prima visita ufficiale dallo scoppio della guerra il 24 febbraio del 2022. Per ora, il governo magiaro non ha né smentito né confermato la notizia.

Chi esercita sovranità è inviso a Bruxelles

Insomma, come al solito, vietato ragionare oltre gli steccati. Lo abbiamo risentito per l’ennesima volta: la Russia è l’aggressore e l’Ucraina l’aggredito. Indipendentemente dall’ovvietà della considerazione, chiunque abbia studiato un minimo di storia contemporanea sa che i rapporti tra Stati non si regolano sulla base di tanta superficialità. Ma le Nazioni dell’Ue sono obbligate ad orientarsi in questo senso e lo sappiamo. Dal canto suo, Budapest ha intenzione di sfruttare al meglio il semestre di presidenza europeo, per quanto poco esso significhi in termini di poteri reali, comunque sempre sotto l’occhio “vigile” della Commissione e del Consiglio. Del resto, anche il portavoce del governo magiaro, Zoltan Kovacs, è stato chiaro nel merito: “Orban non vuole promuovere una conferenza di pace, ma la prima priorità della presidenza è la pace”.

E Mosca? La Russia, per ora, aspetta eventualmente l’Ungheria senza farsi illusioni sull’Ue. Per il Cremlino un cessate il fuoco è in ogni caso impossibile, a meno che non inizino dei negoziati di pace con Kiev. Putin ha anche parlato delle parole di Donald Trump, il quale in questi giorni è tornato “propositivo” sul tema, asserendo di volere, nel caso di elezione alla Casa Bianca, avviare un percorso di pace tra Kiev. Per il leader del Cremlino le parole del tycoon sono sincere e degne di sostegno.

 

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