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Teorie gender nelle scuole di Bari. No dei consiglieri: “Il libro è pornografico”

by Ilaria Paoletti
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Bari, 25 gen – Nelle scuole di Bari viene distribuito l’opuscolo “Che cos’è l’amor” che spiega ai giovani pugliesi (in maniera anche piuttosto esplicita) le teorie gender sulla sessualità. Tale progetto è gestito a livello nazionale da due associazioni “Link” e “Rete della Conoscenza”  grazie ad un generoso finanziamento  del ministero dell’Istruzione.

L’avvocato barese Fabio Candalice ha affidato ad un post su Facebook il suo sdegno dopo aver letto tale documento contenente “spinte teorie sul ‘gender’ e sull’orientamento sessuale, le pruriginose spiegazioni delle zone erogene, per finire con esempi pratici (molto pratici…) di autoerotismo“.

I portavoce del dipartimento didattico di Bari sostengono che l’opuscolo è uno strumento di supporto a un progetto di informazione sull’affettività, proposto dal tavolo LGBTQ del Comune (ove sono riuniti i rappresentanti delle associazioni che tutelano i diritti della comunità LGBTQ).

Oggi arriva anche la ferma presa di posizione contro l’iniziativa dei consiglieri comunali Carrieri e Caradonna: “Contestiamo assolutamente l’idea che il Comune, con i soldi dei contribuenti, voglia entrare nelle scuole per distribuire a minori un libretto che rasenta la pornografia nella parte dedicata all’autoerotismo”.

“Un opuscolo, inoltre – è stato ancora sottolineato nella conferenza stampa tenuta dai due appartenenti alla giunta  – che tratta per larga parte altresì delle teorie gender, confondendo gli studenti adolescenti ai quali si rappresenta che oltre il genere maschile e femminile, vi sono almeno altri 10 generi (dal genderqueer al poligender; dal cisgender al terzo genere; etc). Trattasi di una didattica confusionaria e a tratti volgare, per nulla adeguata a soggetti minorenni, che il Comune di Bari, inaccettabilmente, sostiene con l’acquisto dell’opuscolo e la diffusione nelle scuole. Per queste ragioni abbiamo inviato una nota formale al sindaco, con la richiesta di revoca in autotutela del progetto comunale e di blocco immediato della distribuzione dell’opuscolo”.

Ilaria Paoletti

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