Roma, 8 lug – “Salerno antifascista” lo dice chiaramente: uccidere un fascista non è reato. Niente di nuovo, si dirà. Ma diciamo che spacciarlo in modo così esplicito fa ancora più impressione. Perché l’Unione degli Studenti, sulla sua pagina Instagram, decide di essere molto diretta, in una delle storie riguardanti la manifestazione di oggi nel capoluogo di provincia campano.
“Uccidere un fascista non è reato”: la meraviglia non violenta di “Salerno antifascista”
La storia pubblicata parla chiaro. A parte i soliti video in cui i partigiani farlocchi lamentano della eccessiva presenza del fascismo nelle città (boh?) o qualcosa del genere (non vale neanche la pena indagare troppo, suvvia) l’ultima parte è rappresentata dalla schermata che qui pubblichiamo e che, probabilmente, sulla pagina dei sedicenti “compagni” non rimarrà certamente come reel (a meno che non siano stupidi, ma insomma, mai mettere limiti alla provvidenza).
Basta questo a qualificare…
La manifestazione
Sull’Unione degli Studenti ci promettiamo di fare un’ulteriore approfondimento domani. Questo per un semplice motivo: c’è tanta di quella carne al fuoco (sedicente anticapitalista, antiglobal e tutti i “voglio ma non applico” tipici della sinistra, peggio ancora se si crede ancora “compagna”). In questa sede, basti ricordare che la manifestazione della Salerno antifascista, guarda un po’, ha avuto il patrocinio della solita Anpi. Ovvero i partigiani di cartone per eccellenza. Potrebbero aprire una bella scuola politica, in effetti. Ops, lo hanno già fatto…