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Un governo agonizzante per un un autunno molto complesso

by La Redazione
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Il prossimo autunno sarà il più difficile dal secondo dopoguerra ad oggi. La prospettiva di taglio totale delle forniture energetiche dalla Russia ed inflazione ben oltre il 10% rischiano di condurre il paese in una situazione permanente di instabilità e crisi, insuperabile nel breve-medio periodo. Pertanto, emergerebbe ancor più chiara la necessità di poter giovarsi di un esecutivo nazionale coeso, figlio di una netta spinta popolare, capace di interpretare il malcontento dei cittadini e fornire risposte attraverso un programma di governo convincente. Anche in ragione di ciò, sarebbe doveroso che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ponesse fine – con alcuni mesi di anticipo – a questa sciagurata legislatura ormai strisciante, programmando le elezioni politiche nazionali in autunno.

Un governo contro le urne

Una prospettiva senza dubbio complessa, data la volontà di Quirinale e governo di arrivare alla scadenza naturale del 2023, magari al mese di maggio, abbastanza per poter effettuare le nomine di vertici e CDA di importanti aziende come Enel, Eni, Leonardo. È necessario denunciare il clima creatosi all’interno delle istituzioni, decise ad azzoppare sul nascere il responso delle urne delle prossime elezioni: in primis, è da constatare la volontà di allungare quanto più possibile lo status quo. In seconda fase, appare chiaro il tentativo di produrre un nuovo stallo politico dopo il voto, al fine di proseguire con esecutivi figli di maggioranze larghe, guidati da figure tecniche come Mario Draghi o simile.

Uno scenario contrario all’interesse nazionale

Tale scenario rappresenta l’esatto contrario dell’interesse nazionale, che dovrebbe incentrarsi sulla fiducia ed il rispetto delle scelte dei cittadini alle urne. In alternativa, dare seguito al commissariamento della politica comporterebbe il definitivo allontanamento degli elettori dalle istituzioni, con un aumento perpetuo ed irreversibile di astensionismo e sfiducia verso i palazzi del potere ed i suoi rappresentanti. 

Tommaso Alessandro De Filippo

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lappola 10 Luglio 2022 - 6:50

Troppo complesso per lui.

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