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“Vi do 50mila euro se trovate chi ha ucciso il cane”. A Lecco un giallo tutto particolare

by La Redazione
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Roma, 23 nov – Un cane viene ucciso, ma il padrone non si arrende e mette una taglia sulla testa del responsabile. Ricompensa peraltro piuttosto sostanziosa, come riporta Tgcom24.

Cane ucciso, il padrone: “50mila euro per chi trova il responsabile”

Snoopy, così si chiamava il cane, è rimasto ucciso, avvelenato da esche per topi. La famiglia che se ne curava, di Colico (in provincia di Lecco) però non si arrende, promettendo 50mila euro a chi darà informazioni utili per trovare il responsabile. Andrea Combi, il padrone dell’animale e consigliere di maggioranza nel piccolo Comune, così si esprime: “Snoopy aveva quasi tredici anni, era un esemplare di razza beagle inglese, e viveva fra casa e giardino. Era un cane tranquillo, non abbaiava mai e nemmeno riusciva a correre, perché era stato operato alle zampe. Ma in casa nostra era amato e coccolato, era l’ombra di mia mamma Emilia”.

Snoopy, successivamente all’avvelenamento, era stato male nei primi giorni di novembre. Nonostante lo avessero portato dal veterinario, non ce l’ha fatta. La conferma della natura non incidentale della morte si è avuta con l’esito dell’autopsia: “Abbiamo la certezza che Snoopy abbia ingerito del veleno topicida. E siamo praticamente sicuri che lo abbia mangiato in giardino, perché non usciva mai da lì”, ha detto Combi. Che poi aggiunge: “Viste le sue condizioni non lo portavamo a fare passeggiate e aveva i suoi spazi qui. La sua vita, ora che era anziano, era fra la casa e il giardino. Questo significa che qualcuno, che nemmeno riesco a definire persona, ha volontariamente gettato delle esche velenose nella nostra proprietà”.

Il saluto all’amico a quattro zampe

Combi ha poi salutato il suo amico a quattro zampe su Facebook: “Ciao, mio grande amico. Grazie per la splendida compagnia di questi tredici anni passati insieme. Sicuramente un giorno ci ritroveremo per tante camminate e tante corse nei prati e nei boschi… Ti auguro e ti meriti un paradiso pieno di bresaole”. Aggiungendo poi una nota piuttosto dura con la promessa della ricompensa “inclusa”:”L’ infamia dell’uomo non ha confini. A chiunque ci aiuta a dare una punizione esemplare a questo/questa vile persona la famiglia Combi è pronta a garantire un omaggio/regalo di cinquantamila euro“.

Alberto Celletti

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