Roma, 20 apr — La vida loca dei cardinali del Santa Marta si scontra con le misure anti Covid. Non è la sceneggiatura di un film comico anni Settanta con Lino Banfi, ma la realtà di una parte del mondo ecclesiastico alle prese con le restrizioni anti-contagio e il coprifuoco. Il direttore della residenza papale di Santa Marta, monsignor Battista Ricca, è stato infatti costretto a una durissima reprimenda rivolta agli ospiti della struttura: a quanto pare, infatti, alcuni di essi sarebbero dediti a una non meglio specificata vita notturna, tanto da fare rientro alle 2 del mattino.
Cardinali Viveur?
I monsignori viveur, tutti rincasanti in genere ben dopo l’orario limite segnato dalla normativa anti-covid, sembrano essere bon vivant dalle ore piccole — non si sa bene dove si rechino e affaccendati a far cosa. Scrive monsignor Ricca: «Pur essendo spiacevole, sono costretto a richiamare ai reverendi Ospiti la necessità di rispettare coscienziosamente il coprifuoco imposto dalle autorità Statali. Mi sembra oltremodo fuori luogo e pericoloso che vi siano rientri in Casa alle 0.30, 2.00 e 2.15 di notte. Il sottoscritto, pur essendo molto disponibile, non è tenuto ad alzarsi in piena notte per soccorrere qualche confratello incappato nei rigori delle Forze dell’ordine».
La residenza di Bergoglio
Gli ospiti della Domus sono tutti prelati di altissimo lignaggio. La bellissima struttura — un palazzone di architettura massiccia e nobile edificato nel cuore della Città del Vaticano e posizionato davanti l’ingresso di servizio della basilica di San Pietro — venne adibito, per volere dell’allora Pontefice Giovanni Paolo II, a dimora per gli alti prelati, cardinali, vescovi e nunzi di soggiorno a Roma. Nella Domus, peraltro, l’attuale Papa Bergoglio ha stabilito la sua residenza stabile, rifiutando il prestigioso e bellissimo appartamento situato nel Palazzo apostolico.
Cosa fanno i monsignori fino alle due del mattino?
Così è scattato il richiamo all’ordine — come se il monsignore responsabile della struttura fosse un preside alle prese con studenti indisciplinati in gita con la scuola. Prima del coprifuoco, la disciplina vaticana prevedeva il rigoroso rientro per la mezzanotte, ora in cui smonta l’ultima guardia svizzera. Certo. Può capitare di avere impegni istituzionali o anche una cena a tarda sera, ma appare assai curioso, e ad oggi inspiegabile ed inspiegato, immaginare dove si rechino tutte le sere i cardinali. E cosa debbano fare.
Cristina Gauri
4 comments
Contempla la notte il cardinal sfuggente… al “ora et labora”.
C’è sempre qualcuno che non di fa’ i fatti propri.
Lasciateli fare… almeno loro…
Chi chiama “porporati” sbaglia, sono più arancioni dagli Hare Krishna,