Il rappresentante del governo di Damasco ha chiesto al comune di Firenze, in quanto capitale della cultura italiana e storica città promotrice della pace, di chiedere la fine all’embargo imposto alla Siria, di ristabilire relazioni diplomatiche con Damasco, di adoperarsi per salvaguardare il patrimonio archeologico siriano gravemente danneggiato dell’Isis (si tratta di circa 3 mila siti distrutti o saccheggiati) e di aiutare la Siria nella ricostruzione di case, scuole e ospedali colpiti dai terroristi dall’inizio del conflitto (si parla di circa 1,5 milioni di case distrutte e di oltre 5mila scuole chiuse perché inagibili).
La commissione, al termine dei lavori, ha stabilito di lavorare su una risoluzione del Consiglio comunale che inviti l’amministrazione fiorentina a farsi parte attiva nei processi diplomatici per la pace nel Paese, insanguinato da una lunga guerra che ha generato un esodo di massa della popolazione.
Jamal Abo Abbas, presidente della Comunità Siriana, al termine dell’incontro ha voluto ringraziare di cuore la Commissione Pace di Firenze per la sensibilità dimostrata nei confronti del popolo siriano che combatte in prima linea il terrorismo internazionale.
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