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Alto-Adige, Gdf continua a bloccare contrabbando di gasolio dal confine italo-austriaco 

by Andrea Bonazza
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Bolzano, 30 set – Attività sempre più energiche della Guardia di Finanza lungo i confini nazionali. Se è solo di poche ore fa la notizia dello spettacolare arresto di un peschereccio tunisino che ha violato le acque territoriali italiane, a largo di Lampedusa, speronando una motovedetta della GdF che ha aperto il fuoco; passando invece sul confine alpino, i militari della Guardia di Finanza di Brunico hanno arrestato un cittadino austriaco con 400 litri di gasolio, probabilmente da rivendere sul mercato nero italiano.  Nel corso di un servizio finalizzato al controllo economico del territorio svolto presso il valico di frontiera di Prato alla Drava, tra il comune di S.Candido e l’Austria, la GdF ha proceduto al fermo e all’ispezione di un pick-up da lavoro, un «Toyota Hilux», guidato da un cittadino austriaco di 29 anni, che faceva ingresso sul territorio nazionale.

400 litri di gasolio

Nel corso del controllo, all’interno del cassone di carico, i finanzieri hanno rinvenuto un contenitore metallico di grosse dimensioni dotato di una pompa di erogazione, contenente circa 400 litri di gasolio per autotrazione. Alla richiesta dei militari di esibire i documenti giustificativi del prodotto trasportato, il conducente del veicolo dichiarava di non esserne in possesso e di aver acquistato il prodotto presso un distributore stradale austriaco, esibendo il relativo scontrino fiscale. Secondo quanto dichiarato dal cittadino austriaco, il gasolio sarebbe servito per alimentare macchinari agricoli. Trattandosi di trasporto di un quantitativo di oli minerali soggetti ad accisa in misura eccedente il limite di franchigia previsto (10 litri per i carburanti), le Fiamme Gialle altoatesine hanno posto sotto sequestro il tutto e il cittadino austriaco è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Bolzano per il reato di “sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici”, che prevede la pena della reclusione da sei mesi a tre anni congiunta a una multa non inferiore a 7.746 euro.

Già nel luglio scorso gli uomini della Guardia di finanza avevano scoperto il contrabbando di 52 tonnellate di gasolio, spacciato per olio lubrificante così da eludere i controlli sulle accise (pari a 19.000 euro). Nell’ultimo triennio sono state quasi cinquecento le tonnellate di oli minerali sequestrate dalla Guardia di finanza a 32 autoarticolati, denunciando 66 persone per evasione d’imposta, per lo più stranieri di Austria ed Europa dell’Est.

Andrea Bonazza

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