Roma, 10 set – In una lettera aperta a Dagospia, Giampiero Mughini distrugge la narrazione dei soliti strilloni che definiscono “fascisti” i “gemelli di Artena” accusati di aver ucciso Willy Monteiro Duarte a Colleferro. Riportiamo per intero quanto scritto da Mughini, perché dopo i fiumi di inchiostro sprecati dalla grancassa mediatica, la sua analisi centra finalmente il punto. Una lezione di stile e obiettività, da parte di chi oltretutto diresse il giornale di Lotta Continua e che dunque non è etichettabile come uomo da sempre di destra. “Caro Dago – scrive Mughini – fermo restando l’orrore di quel massacro di un italiano di pelle nera ucciso a partire da una rissa determinata dall’apprezzamento volgare rivolto a una ragazza, confesso che trovo assolutamente fuori luogo il riferimento al ‘fascismo’ nel senso che i due bruti di Colleferro – i ‘gemelli Bianchi’ – ne sarebbero l’odierna incarnazione. Appioppare a questi due uomini/fogna la qualifica di ‘fascisti’ non solo è da imbecilli, ma non aiuta minimamente a spiegare l’atroce realtà che i due rappresentano”.
Breve lezione di storia agli strilloni semicolti
Poi Mughini va oltre e spiega ai semicolti quanto sia importante conoscere la storia del Novecento: “Credere che l’anima del fascismo consistesse nell’avventarsi in quattro contro un ragazzo inanime a terra è una bestialità grande così. Furono fascisti Giuseppe Bottai, Mario Sironi, il giovane Giuseppe Pagano poi morto in un lager nazi, il giovane Mino Maccari, il giovane Romano Bilenchi, l’architetto Luigi Moretti (uno dei più grandi architetti del Novecento). Trovate dei punti in comune tra questi personaggi e i due bruti di Colleferro? Di certo vennero convogliate nelle prime squadre fasciste la maniera di vita degli Arditi che avevano combattuto valorosamente durante la Prima guerra e non ne volevano sapere di darsi a una vita sedentaria. Era gente che aveva sfidato la morte e voleva continuare a sfidarla nell’affrontare violentemente gli avversari, i quali a loro volta si facevano forti di quello che era accaduto nella Russia bolscevica, dove di maniere gentili ce ne erano state poche. Era il dopoguerra, bellezza, e continuava l’eco delle scariche di mitragliatrici e degli scoppi di bombe a mano. Certo che è stato così e che senza l’Arditismo non te lo spieghi il successo del fascismo. Solo che tra gli Arditi c’era un Giuseppe Bottai che esordì come poeta e un criminale comune come Albino Volpi, futuro assassino di Giacomo Matteotti. Ma che cosa tutto questo ha minimamente a che vedere con i due uomini/fogna di Colleferro?”.
Ma quale fascismo
Infine Mughini sottolinea giustamente la differenza tra un’attuale “religione della violenza” e il fascismo. “Non che io voglia giudicare da un paio di fotografie, ma mi pare che in loro l’esaltazione della violenza e anzi la religione della violenza fosse l’elemento costitutivo della loro identità. E’ quel che si chiama una sottocultura, i cui indizi sono numerosissimi nella nostra democrazia di massa. Ahimè numerosissimi. Ragazzi che crescono e si avviano e reagiscono nella vita quotidiana come fossero allo stato brado. Succedono dei parapiglia a ogni uscita dalle discoteche, e questo ogni ora che Dio manda in terra. Solo che questo non c’entra nulla con l’assassinio di Giacomo Matteotti, al quale seguirono per rappresaglia otto fascisti assassinati. Il fascismo – ho detto il fascismo e non la sua caricatura – non c’entra niente ma proprio niente con la tragedia di Colleferro”.
Alessandro Della Guglia
5 comments
Bravo Mughini, hai centrato nel segno. Aggiungerei anche che oggi usa quotidianamente l’etichettatura fascista chi non è minimamente capace di risolvere i problemi reali nascondendo dietro una parola la propria ignoranza e purtroppo chi è di sinistra è maestro in questo. Per i vigliacchi fratelli Bianchi & co. spero in una pena a dir poco esemplare.
Bravo Mughini, Ti ho sempre considerato un uomo intelligente e di cultura, poi sei anche bibliofilo, e anche in questo caso lo hai dimostrato! Persona che sa ragionare e mai scontata anche se di sinistra!
Purtroppo il concetto di analfabeta va oltre il semplice suo di parole e numeri…
mughini , prima di dare del uomo / fogna a qualcuno sarebbe meglio guardare se stessi , quindi guardati tu che sei una sfinge mantenuta dal servizio pubblico che ti mette in tv per fare l’intellettuale dei cretini e guarda anche quell’ uomo / cloacla del tuo amico sgarbi che per mantenere tutte le transessuali che si sc*pa gli tocca essere un pagliaccio al servizio di mediaset, come quando tu e lui avete fatto la lite preparata a tavolino a Stasera italia ,l’esistenza di gente / monnezza come voi 2 giustifica la vita di ragazzi come i bianchi ,che purtroppo anche se hanno fatto l errore non sono certo paragonabili allo schifo che fato voi 2
e aggiungo una cosa, il disprezzo e l’invidia che tutta italia ha per i Bianchi , non e’ dovuta per il fatto di willy ma e’ dovuta alla vita agiata che i 2 fratelli potevano permettersi, cosa che mughini e sgarbe non si possono permettere perchè sono 2 vecchii piu’ di la che di qua ,mentre il resto di italia ,come tutti i commenti dimostrano ,e’ invidiosa perche’ incattivita dalla loro poverta’ che vivono quotidianamente (e per questo li comprendo) e aggiungo un’altra cosa , non da poco, che basta andare a leggere i commenti instagram dei Bianchi ,per vedere la miriade di minacce fatte addirittura da pedofili che minacciano di fare violenza alle nipoti appena nate dei Bianchi, una cosa schifosa e vergognosa che meriterebbe di essere denunciata alle forze dell’ordine e il popolo o mughini non dicono nulla ? paese di ipocriti !